Professori e maestri
argentini hanno realizzato ieri a Buenos Aires una
manifestazione di massa per protestare contro la politica
economica del governo di Mauricio Macri, contro il Fondo
monetario internazionale e per chiedere di discutere dei salari
a livello nazionale.
I sindacati dei docenti hanno raggiunto un elevato livello di
partecipazione alla protesta, che ha ottenuto l'appoggio di
altri gruppi sindacali e anche di genitori e alunni, mentre
l'opposizione al governo avverte che "cresceranno i livelli di
conflittualità" nel Paese sudamericano.
I parlamentari dell'opposizione hanno dichiarato che la
decisione di aumentare in modo "brutale" le tariffe dei servizi
pubblici (gas, acqua, elettricità, trasporti), insieme alla
decisione di ricorrere al Fmi per ottenere assistenza
finanziaria a causa della crisi del 'superdollaro', che
probabilmente richieder forti aggiustamenti e licenziamenti,
innescheranno una "situazione inevitabile di agitazione
sociale".
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