Nel caso in cui fossi estradato
in Italia, "gli agenti penitenziari italiani hanno detto che mi
uccideranno": lo ha detto alla stampa brasiliana Cesare Battisti
alla vigilia della riunione del Supremo Tribunale brasiliano,
ricordando "l'odio alimentato in tutti questi anni da una parte
dei media e dalle forze politiche italiane. Quelli che mi
vogliono uccidere sono quelli che dovranno avere cura di me in
carcere... ho paura della violenza fisica da parte dell'Italia",
ha aggiunto l'ex terrorista dei Pac condannato all'ergastolo per
quattro omicidi.
Battisti ha tuttavia affermato: "Sto aspettando la risposta
del Supremo Tribunal Federal, credo sarà positiva. Stiamo
parlando della legge, e secondo la legge la mia estradizione è
impossibile. Un decreto non può essere derogato dopo cinque
anni" dall'approvazione, ha detto alla stampa brasiliana
Battisti. Domani è in programma a Brasilia un'udienza dell'Alta
corte che esaminerà l'habeas corpus richiesto dai legali di
Battisti.
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