Almeno 73 persone, poveri abitanti
di un villaggio del Mozambico, sono morte carbonizzate avvolte
da una nuvola di fuoco sprigionata da un'autocisterna carica di
benzina che si era rovesciata sulla strada. L'incidente aveva
attirato centinaia di persone che speravano di riuscire a
prelevare un po' di carburante da portare a casa. La terribile
esplosione - simile nella dinamica a decine di altre che hanno
colpito in particolare l'Africa - ha lasciato anche un bilancio
di 110 persone con ustioni di varia gravità. "L'incidente - fa
sapere in una nota il governo - è avvenuto quando dei cittadini
hanno cercato di prelevare la benzina dalla cisterna" in un
piccolo villaggio della provincia di Tete, verso il confine con
il Malawi, dov'era diretto il mezzo, proveniente dal porto di
Beira. Il mezzo giaceva riverso sul ciglio della strada da ieri,
attirando l'attenzione dei locali. "A causa del calore, la
costerna ha preso violentemente fuoco", si legge. Il Mozambico
figura fra i Paesi più poveri al mondo.
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