E' di 7 soldati morti e 53 feriti il bilancio degli scontri di ieri a Bengasi. Lo riferiscono fonti ospedaliere. I combattimenti, secondo fonti delle forze speciali, sono esplosi quando uomini della milizia islamista Rafallah Sahati, hanno sparato su un convoglio di ufficiali diretti ad un seggio elettorale. Da oltre un mese gruppi islamisti si contrappongono a forze leali all'ex generale Khalifa Haftar impegnato in un'offensiva per ripulire Bengasi dagli estremisti.
E ieri, giorno del voto per le parlamentari, è stata uccisa anche un avvocato per i diritti umani Salwa Bugaighis. Un atto "codardo, deprecabile e vergognoso contro una donna coraggiosa e una patriota libica", ha commentato l'ambasciatore americano in Libia Safira Deborah.
La donna, in prima fila nella difesa dei prigionieri politici durante il regime di Gheddafi, era stata insignita nel 2012 di un premio della 'Vital Voices Global Leadership Awards', una fondazione molto vicina ad Hillary Clinton.
Per il ministro degli Esteri Federica Mogherini "le elezioni di ieri in Libia non erano affatto scontate e sono state un passaggio molto importante, anche se segnato da un episodio molto doloroso: l'omicidio politico di un'avvocatessa a Bengasi che ha macchiato le elezioni". La titolare della Farnesina auspica che il Paese "possa voltare pagina e arrivare in tempi brevi a un governo che sia in grado di interloquire con la comunità internazionale che è pronta a sostenere questa transizione".
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