"L'Italia è un esportatore di sicurezza e noi apprezziamo il suo ruolo, il suo contributo internazionale", ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin incontrando il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Austin, ha poi riferito Guerini alla stampa italiana, ha rimarcato il ruolo dell'Italia come "provider di sicurezza", anche dentro l'alleanza Atlantica, per i suoi contributi a varie missioni internazionali, non solo in termini di numeri ma anche di leadership, dal Libano all'Iraq, dalla Libia al Sahel, ove saranno possibili "interazioni con gli Usa".
Sulle minacce di Russia e Cina "la posizione dell'Italia e' chiara: costruire tutte le occasioni di dialogo ma grande fermezza nel tutelare la nostra sicurezza", ha detto il ministro della difesa alla stampa italiana riferendo di aver discusso della questione con il segretario alla difesa Usa Lloyd Austin, nel quadro della "crescita della competizione globale" e di "posture potenzialmente minacciose".
Il rischio terrorismo legato ai profughi afghani "richiede una attenzione alta ma che non neghi la responsabilita' dell'accoglienza", secondo Guerini dopo l'incontro con il segretario alla difesa Usa. "L'Europa deve essere all'altezza dei suoi valori e fare la propria parte", ha aggiunto, ricordando che "l'Italia la sta facendo" dopo aver accolto circa 5000 profughi e sottolineando che "dovremmo essere pronti a confrontarci con gli sviluppi della crisi".
"L'epilogo della missione in Afghanistan ha accelerato la riflessione su una revisione strategica della sicurezza sia in ambito Nato che Ue", ha detto ancora Guerini ribadendo di essere a favore di un "rafforzamento della difesa europea con l'assunzione di responsabilita' quando bisogna prendersele" ma "sempre sotto l'ombrello delle relazione transatlantiche e della Nato". Un tema tuttavia di cui ha riferito di non aver discusso con Austin.
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