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I 165 anni di Sigmund Freud, padre della psicanalisi

I 165 anni di Sigmund Freud, padre della psicanalisi

Nacque il 6 maggio 1856, grandi celebrazioni sui social

06 maggio 2021, 11:28

Redazione ANSA

ANSACheck

Testi e busto di Freud - RIPRODUZIONE RISERVATA

Testi e busto di Freud - RIPRODUZIONE RISERVATA
Testi e busto di Freud - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sigmund Freud, il padre della psicanalisi, nacque il 6 maggio 1856. Oggi i social lo celebrano: avrebbe compiuto 165 anni. Laureato in medicina, di origine ebrea, Freud ha seguito, per tutta la sua vita l'ideale della razionalita' scientifica, dell'illuminismo. ''Dove era l'Es, sara' l'Io'', e' uno dei suoi piu' famosi aforismi che prova la sua idea che con l'aiuto della psicoanalisi gli impulsi irrazionali dell'Es, ovvero dell' inconscio, possano essere integrati nell'Io, regno governato dalla volonta' conscia dell'individuo. Ma Freud - partendo dall'autoanalisi dei suoi sogni - scopri' che l'accesso agli angoli segreti e imbarazzanti della psiche umana non e' possibile con metodi puramente razionali.

''In un certo senso si puo' anche dire che il clima in cui nacque la psicoanalisi fu anche quello del romanticismo con la sua accentuazione della individualita' del soggetto, la fascinazione per i lati oscuri della psiche, come dimostra la letteratura popolare dell'epoca con i suoi vampiri, mostri e spiriti'', ha osservato lo psicoanalista Rainer Gross.

Dopo aver sperimentato diversi metodi di cura - ipnosi, suggestioni, cure dietetiche, idriche, imposizione delle mani - Freud si rese conto che doveva radicalmente cambiare la sua posizione di medico onnipotente che da' istruzioni ai suoi pazienti, deboli e malati, ha rilevato Christine Diercks, presidente della societa' psicoanalistica di Vienna Wpv (istituto di ricerca e formazione psicoanalitica fondato da Freud stesso nel 1908). Secondo Diercks, solo l' assumere una posizione passiva, di debolezza, di ascoltare cio' che i malati avevano da dire, gli permise di aiutare i suoi pazienti, per lo piu' donne dell'alta societa' viennese afflitte da quelle turbe poliedriche che da secoli venivano chiamate isteria.

Per il 150/mo anniversario della nascita nel 2006 la sua citta' natale Pribor, nel nord della Moravia, dove trascorse i primi tre anni della sua vita, ha deciso di dedicargli un museo che sara' ospitato nella sua casa natale. La casa si trova al centro di Pribor (che al tempo della monarchia austro-ungarica si chiamava Freiberg), che spera di diventare la terza mecca per i freudiani di tutto il mondo dopo Vienna, dove Freud fece le sue scoperte epocali sul funzionamento della psiche umana, e Londra, dove il grande scienziato dell'inconscio mori' di cancro al palato nel 1939, un anno dopo essere dovuto scappare dall' Austria.

Dopo 10 anni di difficili trattative, il Comune di Pribor era riuscito ad acquistare la casa per quattro milioni di corone (133 mila euro) e subito dopo alla casa era stato assegnato lo status di monumento nazionale. 

La famiglia Freud si trasferi' da Pribor a Vienna nel 1859. Sigmund Freud, visito' la sua citta' nativa una volta sola, nel 1872, ma il nome della citta' appare spesso nei suoi testi. ''E' rimasto profondamente nascosto in me quel bambino piccolo e felice di Pribor, il primogenito di una madre giovane, che ha preso le prime immagini indimenticabili di questo ambiente, di questa terra'', scrisse Freud in una lettera di ringraziamento al sindaco della cittadina che nel 1931 aveva fatto installare sull'edificio una placca commemorativa per il 75/mo compleanno del celebre compatriota. Durante la seconda guerra mondiale, durante l' occupazione tedesca, la placca fu tolta e nascosta.

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