Altri sei manifestanti sono stati uccisi in Birmania durante diverse proteste anti golpe: lo hanno reso noto fonti mediche.
Quattro persone sono state uccise durante una protesta nella regione di Sagaing, mentre gli altri due sono morti a Mandalay, nell'omonima provincia, nel corso di un'altra protesta. "La mia squadra si è occupata dei cadaveri e ha contattato le famiglie" nella regione di Sagaing, ha detto un membro del team dei soccorritori, Myo Min Tun.
Le morti a Sagaing sono state confermate da altri medici, anche se non è chiaro se le forze di sicurezza abbiano usato proiettili veri o di gomma. Un medico che ha voluto mantenere l'anonimato ha detto che i due manifestanti uccisi a Mandalay sono Myo Naing Lin, che "è stato colpito al petto" e Ma Kyay Sin, che "è stato colpito alla testa".
Inoltre, altri sei giornalisti - incluso un fotografo dell'agenzia di stampa Ap, Thein Zaw - sono stati arrestati nel Paese per la loro copertura delle proteste anti golpe: lo ha reso noto l'avvocato del fotografo, spiegando che i sei si trovano nel carcere di Insein, a Yangon.
Zaw, 32 anni, è stato arrestato sabato scorso mentre seguiva le dimostrazioni a Yangon. I sei, ha detto l'avvocato, sono stati incriminati in base a una legge che vieta - tra l'altro - la diffusione di notizie false. La giunta ha emendato questa legge il mese scorso, aumentandone la pena massima da due a tre anni di reclusione. Quattro degli altri cinque giornalisti lavorano per le testate Myanmar Now, Myanmar Photo Agency, 7Day News e Zee Kwet Online, mentre il quinto è un freelancer.
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