Contro ogni previsione, i francesi
- fino a pochi giorni fa in maggioranza scettici sul vaccino -
sono prevalentemente favorevoli al varo di un "passaporto
sanitario" che consenta di individuare chi è vaccinato contro il
Covid-19. Le autorità, al contrario, si dicono "molto reticenti"
su questa ipotesi.
Stando a un sondaggio Ifop per Le Parisien, tra fine novembre
e oggi la percentuale dei francesi disposti a farsi vaccinare si
è impennata, dal 41% al 54%. Al tempo stesso, 6 persone
interrogate su 10 si dicono favorevoli al rilascio di un
documento per dimostrare l'acquisita immunità grazie a vaccino.
E, in particolare, il certificato del vaccino effettuato -
secondo il sondaggio - dovrebbe essere obbligatorio per chi
vuole prendere l'aereo e recarsi all'estero (62%), per chi vuole
recarsi a far visita a persone vulnerabili o anziani (60%) e per
chi vuole utilizzare i trasporti pubblici (52%).
Sul tema del passaporto sanitario, il governo si dice invece
"molto reticente" secondo quanto spiegato dal sottosegretario
agli Affari europei, Clement Beaune, ai microfoni di France
Info: "Se si parla di un documento che autorizza a viaggiare in
Europa, credo sia molto prematuro". "E' un dibattito - ha
continuato Beaune - che non ha senso e che, in un momento in cui
ovunque sta ancora cominciando questa campagna di vaccinazione
in Europa, sarebbe scioccante che ci ci fossero più diritti per
alcuni che per altri. Non è la nostra concezione della
protezione e dell'accesso ai vaccini".
L'idea lanciata dalla Grecia e ripresa dalla presidente della
Commissione Ue, Ursula von der Leyen, di un certificato di
vaccinazione per rilanciare il turismo in Europa (nonostante
l'ostilità dell'OMS) non deve essere "affrontata in questo
momento", secondo Parigi.
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