(ANSA) - NEW YORK, 03 GEN - Brian Urquahrt, il "James Bond
delle Nazioni Unite", il padre di 'cashi blu' che ha servito
l'organizzazione mondiale per la pace dal 1945, anno della
fondazione, ed è stato protagonista di episodi rocamboleschi
degni dei film di 007, è morto a 101 anni nella sua casa di
Tyringham in Massachusetts.
"Nessuno nella storia dell'Onu ha lasciato un segno
maggiore", ha detto il Segretario Generale Antonio Guterres
apprendendo della scomparsa di uno dei primi funzionari
dell'organizzazione. Sempre Guterres, nel messaggio di
condoglianze alla famiglia, ha ricordato il ruolo di Sir Brian
nella definizione della missione dei caschi blu: assieme
all'americano premio Nobel per la pace Ralph Bunche, Urquahrt
può essere considerato il padre del moderno peacekeeping.
Nella sua lunga carriera di servitore della pace Sir Brian fu
rapito e selvaggiamente picchiato dai ribelli del Congo, saltò
da un aeroplano e si salvò nonostante il paracadute si fosse
aperto solo in parte. "Una volta scolò una bottiglia di whiskey
per evitare il congelamento durante un volo 'sotto zero' durante
una tormenta per andare a trovare Yasser Arafat", ha ricordato
il New York Times: "Avevamo una scelta", avrebbe detto Sir Brian
al capo dell'Olp, che era rigorosamente astemio, dopo
l'atterraggio dell'aereo incrostato di ghiaccio a Beirut:
"Arrivare ubriachi o morti".
Urquahrt incarnava qualità simili a quelle che Ian Fleming
aveva visto in Bond: distinto, flemmatico, amante dell'avventura
ma anche e soprattutto devoto servitore della cosa pubblica. Nel
1945 aveva lavorato per il comitato fondatore dell'Onu,
organizzato la prima riunione dell'Assemblea generale a Londra e
contribuito a scegliere New York come sede permanente
dell'organizzazione. Aveva successivamente fatto da braccio
destro di cinque segretari generali: dal primo, il norvegese
Trygve Lie, al peruviano Peres de Cuellar, passando per lo
svedese Dag Hammarskjöld, il birmano U Thant e l'austriaco Kurt
Waldheim.
Per 12 anni era stato numero due dell'Onu, ereditando nel
1974 il posto di Ralph Bunche come sottosegretario per gli
affari politici dopo due anni da assistente segretario generale.
Con Bunche aveva concepito il ruolo delle forze di pace,
articolando i principi del loro mandato: entrare in zone di
guerra solo dopo un vasto accordo politico e l'uso della forza
solo come ultima risorsa. Amava definire i soldati del Palazzo
di Vetro "un esercito senza nemici, solo difficili clienti" e fu
lui a volere che indossassero l'elmetto blu per distinguersi dai
veri combattenti. (ANSA).