Un prete ortodosso, Nikolaos K., di nazionalità greca, è stato ferito a colpi di arma da fuoco a Lione. L'aggressore è in fuga, riferisce la polizia. Secondo quanto si apprende dalla tv Bfm, il prete, che ha 52 anni, è stato colpito da un uomo armato di fucile mentre stava chiudendo la chiesa. Il religioso sarebbe in prognosi riservata ma cosciente. Il procuratore della Repubblica di Lione, Nicolas Jacquet, ha annunciato stasera il fermo di un sospetto.
"Una persona che può corrispondere alla segnalazione dei primi testimoni è stata posta in stato di fermo", ha detto il procuratore, precisando che il sospetto "non era in possesso di armi al momento del fermo". "Verifiche sono in corso sul suo eventuale coinvolgimento" nei fatti, si è appreso dalla procura.
Il prete, noto a tutti come "padre Nikos", era stato coinvolto due anni fa in una oscura vicenda che lo vedeva accusato da un ex monaco greco ortodosso, Jean-Michel Dhimoila, di appropriazione indebita di fondi e molestie sessuali. Nel processo per diffamazione che il prete ferito aveva intentato al suo accusatore, quest'ultimo era stato condannato.
Padre Nikos era responsabile della chiesa ortodossa greca di Lione da 8 anni ed era giunto a fine mandato. Avrebbe dovuto lasciare la sede e l'appartamento che occupava con la moglie e i due figli al piano superiore dell'edificio ed essere sostituito da un altro prete, già nominato. Due anni fa, le accuse di appropriazione di fondi e molestie sessuali, rilanciate dal monaco ortodosso Dhimoila su un blog fino a quando padre Nikos aveva deciso di sporgere querela per diffamazione. Nel novembre 2018, il tribunale di Lione aveva condannato l'accusatore per diffamazione, sentenza confermata in appello. Negli ultimi tempi, secondo fonti della stampa lionese, padre Nikos si era lamentato con alcune persone a lui vicine per problemi con la moglie.
L'inchiesta per "tentato omicidio" dopo il ferimento del prete ortodosso di Lione resta alla polizia anticrimine di Lione e non passa all'antiterrorismo di Parigi. Sulla vicenda, il sindaco di Lione, Gregory Doucet, ha detto ai giornalisti che "nessuna pista viene privilegiata e nessuna esclusa al momento". Stando a fonti citate dalla tv Bfm, il prete ferito stava per lasciare la diocesi lionese in seguito a "diverse dispute" con persone della sua comunità.
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