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Libia: Tripoli respinge Iniziativa del Cairo e tregua

Telefonata Conte-Sisi

Il governo di accordo nazionale libico di Fayez al Sarraj respinge l''Iniziativa del Cairo' lanciata dal presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, che prevede anche un cessate il fuoco a partire da domani accettato dal generale Khalifa Haftar. Il governo "non ha tempo per guardare le assurdità di Haftar in tv", ha detto il portavoce delle forze militari di Tripoli, Mohammed Gununu, secondo quanto riferito dal Libya Observer. "Non abbiamo iniziato questa guerra, ma ne vedremo la data e il luogo della fine", ha aggiunto.

Anche il presidente dell'Alto Consiglio di Stato di Tripoli, Khalid Al-Mishri, ha respinto l'iniziativa di Sisi, affermando che la Libia è uno stato sovrano e l'intervento dell'Egitto è inaccettabile. Al-Mishri ha aggiunto che Haftar ora vuole tornare al dialogo politico dopo aver subito umilianti sconfitte, sottolineando che "il Consiglio di Stato rifiuta la presenza di Haftar nei prossimi negoziati politici, e che dovrebbe arrendersi ed essere processato da un tribunale militare". Ieri il presidente egiziano ha annunciato, in una conferenza stampa con accanto Haftar e il presidente della Camera dei rappresentanti con sede a Tobruk, Aqila Saleh, la proposta di un cessate il fuoco in tutta la Libia, prontamente accettata dal generale della Cirenaica. La Dichiarazione del Cairo riconosce "tutti gli sforzi internazionali per risolvere la crisi libica nel quadro politico" e stabilisce - oltre a un cessate il fuoco a partire dalle ore 6 di lunedì 8 giugno - lo smantellamento delle milizie e la consegna delle loro armi al sedicente esercito nazionale libico guidato dallo stesso Haftar e l'espulsione dei mercenari stranieri, sulla base di quanto stabilito dal vertice di Berlino di gennaio e dal Comitato militare congiunto 5+5 sotto l'egida dell'Onu. Particolarmente controverso, osservano i commentatori, risulta il punto della consegna delle armi alle forze di Haftar.

Palazzo Chigi, intanto, ha reso noto che "il Presidente del Consiglio ha avuto oggi una lunga conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica Araba d'Egitto, Abdel Fattah al-Sisi. Al centro del colloquio la stabilità regionale, con particolare riferimento alla necessità di un rapido cessate il fuoco e ritorno al tavolo negoziale in Libia, e la collaborazione bilaterale, da quella industriale a quella giudiziaria con particolare riferimento al caso Giulio Regeni".

Sempre oggi la Farnesina ha fatto sapere che "l'Italia ha accolto con attenzione l'accordo annunciato ieri dal Presidente Sisi. L'Italia ha sempre sostenuto ogni iniziativa che, se accettata dalle parti e collocata nel quadro del processo di Berlino, possa favorire una soluzione politica della crisi libica. A questo fine, auspica che tutte le parti si impegnino in buona fede e con spirito costruttivo nella ripresa dei negoziati 5+5 per la definizione, sotto la guida delle Nazioni Unite, di un cessate il fuoco duraturo".

 

 

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