Le compagnie aeree sono tra le imprese più colpite dalla pandemia di coronavirus, con le frontiere chiuse, i potenziali passeggeri confinati a casa e gli aerei bloccati a terra. La Russia non fa eccezione, sebbene alcuni voli interni non siano mai stati fermati del tutto. Così la Ural Airlines - terzo vettore del Paese dopo la compagnia di bandiera Aeroflot e la siberiana S7 - ha fatto sfoggio di creatività e ha lanciato un servizio di consegna pasti a domicilio esattamente come se si stesse volando - con tanto di classica scelta "pollo o carne" nonché tra il menù di economy e business.
Il servizio è disponibile a Mosca, San Pietroburgo e la città natale della Ural Airlines, Yekaterinburg. "Tutto è come su un aereo, tranne la vista dal finestrino", ha precisato la Ural sul suo sito sottolineando che "i pasti sono preparati con ingredienti freschi, secondo le procedure di ristorazione a bordo, immediatamente prima della consegna". Ora, di norma sfamarsi in quota non è esattamente un'esperienza da ristorante stellato, benché se si ha la fortuna di poter viaggiare in business class la qualità è nettamente superiore che in economy e il break aiuto senz'altro ad abbreviare la lunghezza del viaggio. Non si capisce quindi perché, al netto della noia da quarantena, uno (se sano di mente) dovrebbe preferire il vassoietto d'aereo a un qualsiasi altro delivery. Ma naturalmente c'è un ma.
A parte il colpo d'immagine e marketing, dato che la notizia è stata ripresa dai media russi in quanto effettivamente curiosa, la Urals ha infatti assicurato che "il 5% del valore di ogni acquisto" sarà accreditato sulla carta fedeltà dell'acquirente. Insomma, un po' di miglia in cambio di cibo pronto (a prezzi che vanno dai 20 euro ai 7, a seconda delle opzioni). Tutto fa, quando hai il fatturato in picchiata.