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Coronavirus: gli Stati Uniti chiusi fino a maggio. Oltre 35 mila le vittime nel mondo

Afp, in Europa 400 mila i casi confermati. La Spagna supera la Cina per numero di contagi. In India caccia agli europei, "untori del virus"

Gli Usa restano "chiusi per virus" almeno sino al 30 aprile. Donald Trump fa una clamorosa marcia indietro annunciando che le misure di 'social distancing' resteranno in vigore per un altro mese nel Paese che ora guida la triste classifica mondiale dei contagiati. Le vittime di coronavirus viaggiano ormai verso le 3.000 negli Stati Uniti: sono oltre 2.900 di cui 486 nelle ultime 24 ore, mai così tanti dall'inizio dell'epidemia nel Paese. I casi accertati di pazienti positivi al coronavirus sono oltre 160.000.

E l'emergenza coronavirus potrebbe tradursi nella perdita del posto di lavoro per 47 milioni di persone negli Stati Uniti entro la fine di giugno. Lo riporta Fortune citando uno studio della Fed di St. Louis. Secondo le stime dell'economista Miguel Faria-e-Castro il tasso di disoccupazione americano potrebbe volare al 32,1% nel secondo trimestre, superando di gran lunga il picco della Grande Depressione del 24,9%.  A far tornare suoi suoi passi il presidente sono state le proiezioni delle vittime, basate su uno studio dell'Imperial College di Londra: 2,2 milioni in assenza di restrizioni. E il monito di Anthony Fauci, il massimo esperto americano di malattie infettive, secondo cui gli Usa potrebbero avere sino a 200 mila morti e milioni di contagiati. "Se riuscissimo a limitare il numero diciamo a 100.000, che comunque è un numero orribile, si potrebbe dire che si è fatto un buon lavoro", ha detto Trump. Il bilancio dei morti a New York, intanto, sale a 1.218, con un aumento di 253 vittime nelle ultime 24 ore. Lo ha detto il governatore dello stato Andrew Cuomo. E nella Grande Mela è arrivata finalmente la Comfort, la nave ospedale militare promessa da Trump, con mille posti letto che saranno riservati ai malati non di coronavirus, per liberare posti negli ospedali cittadini ormai travolti dall'emergenza.

Secondo i dati dell'Afp, sono oltre 400 mila i casi confermati ufficialmente di coronavirus nella sola Europa, 35 mila le vittime nel mondo, la maggior parte nel Vecchio Continente.

L'ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University parlava di 34mila decessi nel mondo su un totale di oltre 723mila casi.  Le persone finora guarite sono 151.991. La rivista Lancet, nel frattempo, indica che il virus si abbatterà ora su Africa e America Latina, dove le conseguenze sarebbero assai più devastanti di quanto visto finora in Asia, Europa e Nordamerica. Questo a causa della penuria di ventilatori e del fatto che molte strutture sanitarie non hanno nemmeno le terapie di base, come l'ossigeno. L'infezione, quindi, troverà facilmente strada tra gli strati più poveri della popolazione, costretti a vivere in aree urbane spesso sovraffollate. Contro questa minaccia, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato il programma di finanziamento Covid-19 Solidarity Response, che finora ha raccolto circa 70 milioni di dollari, e sta continuando nell'opera di sensibilizzazione dei singoli Paesi.

Il Parlamento ungherese ha votato i pieni poteri per il premier Viktor Orban per combattere il coronavirus. Nei termini della legge, Orban, senza limitazione di tempo, può governare sulla base di decreti, chiudere il Parlamento, cambiare o sospendere leggi esistenti e ha la facoltà di bloccare le elezioni. Spetta a lui determinare quando finirà lo stato di emergenza. Inoltre, chi diramerà "false notizie" rischierà da 1 a 5 anni di carcere. Hanno votato a favore i deputati di Fidesz ed alcuni dell'estrema destra. "L'opposizione sta dalla parte del virus". E con questa inedita affermazione il premier ungherese ha replicato alle accuse dei socialisti e del partito di Jobbik, che hanno attaccato il provvedimento approvato dal parlamento. Per i socialisti, "oggi inizia la dittatura di Orban", mentre i nazionalisti di Jobbik hanno denunciato un "colpo di Stato".

Salgono a 1.408 i morti registrati per coronavirus nel Regno Unito, concentrati soprattutto in Inghilterra (1284) e a Londra, secondo i dati aggiornati dal ministero della Sanità britannico aggiornato ad oggi. L'incremento cala tuttavia per il secondo giorno di seguito fino a un totale di più 180 rispetto a ieri, contro i più 209 delle 24 ore precedenti e il picco di più 260 conteggiato fra venerdì e sabato. I contagi sono invece passati dai 19.522 censiti ieri a 22.141, circa 2.600 in più. Sospiro di sollievo per il principe Carlo, testato positivo al coronavirus una settimana fa: l'erede al trono britannico, 71 anni, non è più in auto-isolamento nella tenuta di Balmoral, in Scozia ed è ora "in buona salute". Lo riferisce una nota di Clarence House, sua residenza ufficiale londinese, precisando che il principe di Galles ha terminato la quarantena prevista dalle direttive delle autorità sanitarie britanniche "dopo aver consultato il suo medico".

La velocità di diffusione del virus non permette ancora un allentamento delle misure in Germania: lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert in conferenza stampa a Berlino. "Abbiamo bisogno che tutte le misure rimangano inalterate", ha dichiarato Seibert, aggiungendo che il criterio è la velocità della diffusione del contagio. Attualmente in Germania c'è ancora un raddoppio ogni cinque giorni, e per pensare ad un allentamento bisognerebbe andare nella direzione di un raddoppio ogni 10 giorni, ha detto Seibert. "Sarebbe irresponsabile oggi dare speranze" sul quando le misure potranno essere allentate, ha aggiunto il portavoce, ricordando che è passata appena una settimana dal lockdown e un primo bilancio si potrà fare la prossima settimana. La cancelliera avrà una conference call mercoledì prossimo con tutti i presidenti dei Land tedeschi per fare il punto sull'efficienza delle misure prese.

Hanno superato i 3.000 i morti per il coronavirus in Francia, secondo quanto reso noto dalla Sanità: nelle ultime 24 ore, 418 nuovi decessi hanno portato il totale a 3.024. Sale anche il numero di pazienti in rianimazione, con 424 nuovi malati per un totale di 5.056. I ricoverati sono in tutto 20.946, con un incremento da ieri di 1.592. I rientri a casa di pazienti guariti sono aumentati di 792 unità e sono ora in totale 7.923.

La Spagna supera la Cina per contagi - La Spagna ha superato questa mattina la Cina per numero di casi confermati di coronavirus: è quanto emerge dal quadro aggiornato reso noto dal governo di Madrid. I contagi nel Paese iberico sono ora 85.195 contro gli 82.156 della Cina (fonte John Hopkins University), che lo fanno così salire al terzo posto della classifica mondiale dopo gli Stati Uniti e l'Italia. Sempre in Spagna, i morti hanno raggiunto quota 7.340, mentre le persone guarite sono 16.780. Tra i contagiati, 12.298 sono operatori sanitari.

L'Austria introduce l'obbligo di maschere nei supermercati. L'obiettivo - ha detto il cancelliere Sebastian Kurz in una conferenza stampa - è di partire già mercoledì nei supermercati che potranno garantire un numero sufficiente di maschere per i clienti, "nel giro di due, tre giorni" dovrebbero seguire gli altri. Kurz ha comunque ricordato che il mercato mondale delle maschere è molto combattuto.

Né processione delle Palme, né Via Crucis a Gerusalemme. Netanyahu in quarantena volontaria - Niente processione della Domenica delle palme, né Via Crucis, a Gerusalemme, almeno nelle forme tradizionali finora applicate. Lo ha deciso l'amministratore apostolico di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa in adesione alle restrizioni imposte dalla lotta al coronavirus. Il cuore della Settimana resta il Santo Sepolcro in Città Vecchia ma, a seguito alle direttive civili, le celebrazioni "saranno necessariamente ridotte". Saranno tuttavia tenute le funzioni del Triduo (giovedì, venerdì e sabato santo), ma alla presenza dei sacerdoti nel numero consentito dalle disposizioni. Rinviata anche la Messa Crismale, che sarà celebrata verso la Pentecoste se la situazione lo permetterà. In Israele sono salite a 16 le vittime provocate dal coronavirus, mentre i positivi, con altri circa 100 casi, sono arrivati a quota a 4.347. Lo ha reso noto il ministero della Sanità. Nel frattempo, Benyamin Netanyahu è risultato negativo ad un primo controllo sull'infezione da Covid-19. Il premier è infatti in quarantena volontaria cautelativa dopo che una sua collaboratrice è stata trovata positiva all'infezione. Lo riportano i media locali secondo cui ora il ministero della Sanità e il medico personale del premier stabiliranno i successivi passi.

Fra i palestinesi 115 casi positivi, un morto - Con la rilevazione di 6 nuovi casi di coronavirus a Biddo, un villaggio della Cisgiordania, il totale dei palestinesi risultati finora positivi è salito a 115, nove dei quali si trovano nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce del ministero degli Interni palestinese Ghassan Nimer. Fra i palestinesi si conta finora un solo decesso, una donna di 65 anni. Intanto, per impedire la diffusione del contagio, il governatore di Hebron ha ordinato il totale isolamento della città: nessuno può entrarvi o uscirne e i negozi di alimentari vengono tenuti aperti per il tempo minimo necessario per i rifornimenti della popolazione. Ad allarmare le Autorità palestinesi locali è stato il timore che in città, dove risiedono oltre 150mila abitanti, si stia sviluppando un nuovo focolaio di contagio, che sarebbe il secondo di una certa rilevanza dopo quello registrato a Betlemme nelle settimane scorse.

In Iran oltre 40mila casi, 3mila in 24 ore - Altre 117 persone che avevano contratto il coronavirus sono decedute nelle ultime 24 ore in Iran, portando il totale delle vittime a 2.757. I casi accertati di Covid-19 salgono a 41.495, con 3.186 nuovi contagi in un giorno. Le persone guarite sono invece 13.911. Lo rende noto il ministero della Salute iraniano.

In Russia 302 nuovi casi, 1.836 in totale - In Russia si registrano 302 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, per un totale di 1.836 infettati. In totale, i morti sono ufficialmente 9 e le persone dimesse dagli ospedali perché guarite 66. Lo riferisce il centro operativo russo anticoronavirus. Domani, intanto, la Duma potrà approvare il disegno di legge che conferisce al governo il potere di dichiarare l'allarme e lo stato di emergenza nel Paese.

Brasile: 4.256 casi (+352) e 136 morti (+22). Twitter rimuove due video di Bolsonaro - I casi confermati di coronavirus in Brasile sono ora 4.256 e i morti 136, il che equivale ad un tasso di mortalità del 3,2%, secondo l'ultimo bilancio ufficiale diffuso domenica dal ministero della Sanità. Queste cifre indicano un aumento di 22 morti (+19%) da sabato a domenica - identico a quello registrato da venerdì a sabato - e 352 nuovi casi confermati durante il weekend, con un aumento di 352 casi (+9%), inferiore a quello registrato da venerdì a sabato, che era stato di 487 casi. Lo Stato di San Paolo, il più popoloso del Paese, resta l'epicentro dell'epidemia, con 1.451 casi e 96 decessi. Ieri, intanto, Twitter ha eliminato due video pubblicati sull'account di Jair Bolsonaro in cui si vedeva il presidente brasiliano incontrare e salutare vari cittadini per le vie di Brasilia, in palese violazione delle norme di isolamento sociale ribadite appena il giorno prima dal suo stesso ministro della Sanità, Luiz Henrique Mandetta. Sono state "infrante le regole" di questo social network, è stato spiegato dopo la rimozione di due video su tre. Non solo. Un tribunale federale di Rio de Janeiro, su richiesta della Procura locale, ha vietato al governo di diffondere nuovi contenuti nel quadro della sua campagna 'Il Brasile non si può fermare', lanciata venerdì scorso per opporsi alle misure di restrizione delle attività economiche e di isolamento sociale adottate nella lotta contro il coronavirus. La segreteria di
comunicazione dell'Esecutivo ha risposto che questa campagna non è mai esistita. Ma si tratterebbe di quella lanciata su Facebook dal senatore Flavio Bolsonaro, figlio del presidente, e accompagnata dall'hashtag #oBrasilNaoPodeParar

Corea del Sud, i nuovi casi scendono a 78 - La Corea del Sud ha avuto domenica 78 contagi da coronavirus, meno dei 105 di sabato, quando erano stati motivo di preoccupazione i focolai a Seul (16 casi legati ad una chiesa), le aree limitrofe e le infezioni importate, per le quali era stata disposta la quarantena di 14 giorni per tutte le persone arrivate nel Paese. Il Korea Centers for Disease Control and Prevention ha reso noto che i decessi sono saliti a 158 (+6). Le infezioni sono salite a 9.661, di cui 4.275 casi sotto cure mediche e 5.228 dimessi dagli ospedali, con un tasso di guarigione al 54%.

Cina, 30 casi importati e uno interno - La Cina ha registrato domenica 31 nuovi casi di contagi da coronavirus, di cui 30 importati e uno interno nella provincia del Gansu. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha reso noto che i decessi sono saliti a 3.304 con i 4 nuovi casi riferibili all'Hubei, la provincia epicentro della pandemia. I contagi di ritorno sono adesso 723, di cui 93 risoltisi con la guarigione e 630 sotto trattamento ospedaliero (19 i casi gravi). Le infezioni sono 81.470 nel complesso, di cui 2.396 sono pazienti in cura e 75.770 guariti.

Appestati, untori, diffusori del virus: gli europei, e in particolare gli italiani, fanno ormai paura in India. E in molti temono che possa scattare una 'caccia allo straniero', rendendo sempre più difficile la vita di quelli che vivono o lavorano nel Paese. "Dobbiamo stare attenti", raccontano alcuni, sottolineando che "tra gli indiani, soprattutto i memo istruiti, si è diffusa la convinzione che il virus che ha sconvolto la vita quotidiana con la proclamazione del lockdown totale, la chiusura di tutte le frontiere interne ed esterne, sia stato portato da noi. In particolare dagli italiani".

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