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Germania: attacco ad Halle, due morti. Il terrorista aveva 4 kg di esplosivo

"La Storia ci ammonisce, il presente ci impegna": lo ha detto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Merkel: 'Tolleranza zero con l'antisemitismo'

'Aveva con sè quattro chilogrammi di esplosivo'. Nel confermare che quello  contro la sinagoga di Halle è stato un attentato terroristico che puntava a fare una strage, il procuratore generale tedesco Peter Frank ha rivelato - in una dichiarazione fatta in tv - che Stephan Balliet aveva con sè tutti questi ordigni. "Quello che abbiamo vissuto era terrore. Secondo le nostre conoscenze, Stephan Balliet si era posto come obbiettivo quello di compiere un massacro (...) nella sinagoga di Halle", ha detto Frank nella dichiarazione trasmessa dal canale di notizie dalla tv pubblica tedesca. L'attentatore, "connotato da un pauroso antisemitismo, xenofobia, razzismo, si era armato in maniera pesante, con diverse armi, apparentemente di costruzione artigianale, e con una grande quantità di esplosivo: solo nell'auto sono stati rinvenuti circa quattro chili di esplosivo", ha detto il magistrato ribadendo che "voleva andare nella sinagoga per uccidervi un grande numero persone".

La cancelliera tedesca Angela Merkel si è pronunciata in favore dell'impiego di ogni mezzo consentito dallo stato di diritto contro l'estremismo di destra e l'antisemitismo: lo riferisce l'agenzia Dpa. "Non c'è alcuna tolleranza", ha detto la cancelliera a un congresso del sindacato dei metallurgici a Norimberga, in Baviera.

"La Storia ci ammonisce, il presente ci impegna": lo ha detto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier davanti alla sinagoga di Halle, oggetto dell'attacco antisemita. Alla società tedesca tutta intera è richiesto un "fermo atteggiamento di solidarietà" nei confronti degli ebrei, ha detto fra l'altro Steinmeier parlando a giornalisti come ha mostrato l'emittente N-Tv. Steinmeier ha detto che questo "è un giorno di vergogna e infamia". Lo sottolinea il sito del settimanale Der Spiegel. "Dobbiamo permanentemente essere uniti contro la violenza che abbiamo vissuto ieri. Dobbiamo proteggere la vita ebraica", ha detto inoltre il capo di Stato come ha mostrato l'emittente N-Tv. 


"Ho seguito con partecipazione e sgomento le notizie sul proditorio gesto di violenza che ha insanguinato la città di Halle, colpendo tra l'altro uno dei luoghi più significativi per la locale comunità ebraica proprio nel giorno dello Yom Kippur". Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier.

Diceva di voler "uccidere quanti più ebrei possibile" Stephan Balliet, il 27enne neonazista tedesco autore dell'attacco di ieri in diretta web contro la sinagoga di Halle in Germania. Due morti e due feriti il bilancio; l'autore avrebbe tentato il suicidio prima di venire arrestato. Il killer ha filmato la propria azione per 35 minuti e nel video, postato su un sito di videogame, lo si sente urlare prima di aprire il fuoco che "la radice di tutti i problemi sono gli ebrei".

Dopo l'attacco antisemita di Halle, verso le 12 di ieri, l'attentatore Stephan Balliet è fuggito in direzione sud-est con un'auto a noleggio con la quale era arrivato a Wiedersdorf, ha ferito un dipendente di un'officina, ha rubato un taxi ed è fuggito in direzione dell'autostrada A9. E' quanto emerge da una ricostruzione fornita dal sito del quotidiano tedesco Bild spiegando, con l'ausilio di una cartina, diverse informazioni circolate ieri. Su questa arteria ci sono stati "spari e un intervento della polizia" ma è solo dopo uno svincolo che immette nella strada B91 a nord di Zeltz (e a sud di Weissenfels, altra località citata ieri) che Balliet va a sbattere contro un camion presso un cantiere di lavori stradali e "dopo dopo viene arrestato". Circa la sequenza dell'attacco, si conferma che il giovane ha provato ad irrompere nelle sinagoga, ha lanciato un ordigno al cimitero ebraico e poi ha ucciso una passante. In seguito ha attaccato il fast food di kebab uccidendo un uomo all'interno.

Dava sempre la colpa agli altri, non aveva amici, stava spesso davanti al computer, era chiuso anche con i parenti più stretti e aveva avuto problemi di salute: così il padre descrive l'attentatore anti-semita di Halle come riporta il sito del quotidiano Bild. "Non era mai in pace né con sé né col mondo, dava sempre la colpa agli altri", ha raccontato il padre di Stephan Balliet che un giornalista del quotidiano ha incontrato e filmato a Benndorf, nei pressi della città della Sassonia Anhalt teatro dell'attacco con due morti e due feriti di ieri. "Il ragazzo era sempre online", ha riferito ancora l'uomo rievocando che "si litigava sempre, la mia opinione non contava. Non riuscivo più a entrare in contatto con lui". Balliet è nato ad Eisleben, sempre in Sassonia-Anhalt, e abitava con sua madre a Helbra, a soli 14 chilometri da Halle, riferisce ancora Bild. I genitori si erano separati e il giovane si era diplomato, aveva studiato chimica per due semestri ma poi aveva dovuto interrompere per "una grave operazione allo stomaco".

Terrore in Germania nel giorno dello Yom Kippur
. Halle, nell'est del Paese, è stata teatro di un attacco di matrice antisemita contro una sinagoga e un fast food etnico che ha causato la morte di un uomo e di una donna, ma si è rischiata una strage con decine di vittime.

A compiere l'assalto è stato un neonazista 27enne tedesco, Stephan Balliet, che in divisa militare verde scura e con un elmetto con mini telecamera in testa ha sparato in strada e, lanciando ordigni, ha cercato invano di fare irruzione nel tempio ebraico gremito di fedeli per la festa. Il killer - poi fermato dalla polizia - ha filmato la propria azione per 35 minuti e nel video, postato su un sito di videogame, lo si sente urlare prima di aprire il fuoco che "la radice di tutti i problemi sono gli ebrei". Il ministro dell'Interno, Horst Seehofer, non ha potuto far altro che confermare le motivazioni "antisemite" dell'attentato compiuto dall'estremista di destra. Al di là dei due morti, altre due persone sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta in centro, a una quindicina di chilometri di distanza.

E in serata i media tedeschi parlavano dell'azione di un lupo solitario e non più di un complice in fuga, come si era sospettato per tutta la giornata. L'azione principale si è consumata verso le 12 e un quarto nel quartiere Paulus del centro storico di Halle, la maggiore città (ma non capoluogo) della Sassonia-Anhalt. La donna, probabilmente una passante, è morta a una trentina di metri dalla sinagoga mentre l'uomo è stato ucciso nel negozio di kebab turco. Al di là del video autoprodotto dal killer, le immagini riprese dagli abitanti hanno mostrato l'uomo in divisa sparare ripetutamente in strada. Una strage di proporzioni ancor più gravi è stata sfiorata quando l'assalitore ha cercato di fare irruzione nella sinagoga, dove si trovavano fra i 70 e gli 80 fedeli per la festività ebraica che celebra il giorno dell'espiazione dello Yom Kippur.

 

"Non è stato colpito solo il popolo ebraico in Germania, è stata colpita tutta l'Europa. L'Italia è vicina al dolore dei familiari delle vittime e condanna quest'atroce gesto", ha scritto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Twitter. 

LA CRONACA

IL MOMENTO IN CUI CERCA DI APRIRE A COLPI DI ARMA DA FUOCO LA PORTA DELLA SINAGOGA



La sparatoria davanti a una sinagoga di Halle è avvenuta nel giorno del Yom Kippur, la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione e che quest'anno cade tra ieri sera e stasera.

L'aggressore era vestito di "verde", "da militare" con un "elmetto", portava una "maschera" e ha sparato contro un negozio con un "mitra", ha riferito un testimone all'emittente tedesca di notizie N-Tv.   

Ad Halle lo sparatore vestito da militare descritto da un testimone oculare ha esploso colpi contro un "doner", una tavola calda che offre fra l'altro panini di carne alla turca. Lo riferito l'inviata della dell'emittente di notizie N-tv che continua a trasmettere inquadrando il locale con vetrine verdi.


Site, 'estrema destra chiama il killer santo' - L'attacco a Halle, in Germania, "non è stato ancora rivendicato da alcun gruppo, ma le comunità online di estrema destra l'hanno già fatto proprio e chiamano l'ignoto sparatore 'santo'": lo scrive su Twitter Rita Katz, direttrice di Site, un sito di monitoraggio dell'estremismo sul web, ricordando che lo steso epiteto fu da loro rivolto a Brenton Tarrant, il terrorista di estrema destra autore del massacro nelle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda.

Fermato è tedesco, pista austriaca - La persona fermata per l'attacco di Halle sarebbe "un tedesco bianco" e "le prime tracce portano al Burgeland, in Austria": lo scrive il sito della Frankfurter Allgemeine Zeitung citando "ambienti della coalizione" di governo della sassonia-Anhalt, la regione ex-Ddr dove si trova Halle.

Rabbino, 'i morti e feriti non sono ebrei'
- I morti e i feriti degli attacchi di Halle, uno dei quali è avvenuto davanti a una sinagoga nel giorno dello Yom Kippur, non sono ebrei: lo ha dichiarato il rabbino della Comunità ebraica di Halle, citato dal sito del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz). Citando la polizia, la Faz conferma che una delle vittime è una donna ed è stata uccisa "nella Humboldtstrasse, nei pressi del cimitero" ebraico (contiguo alla sinagoga) mentre l'uomo è morto "in un fast food" (il ristorante di kebab distante circa 500 metri dal luogo di culto ebraico).

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