Continua a salire la tensione ad Hong Kong nel terzo giorno consecutivo di proteste contro il governo. Oltre 100 voli sono stati cancellati nell'ambito dello sciopero generale indetto per a sostegno della democrazia. L'emittente pubblica RTHK ha fatto sapere che le cancellazioni riguardano soprattutto vettori nazionali come Cathay Pacific e Hong Kong Airlines.
Lancio di lacrimogeni da parte della polizia contro i manifestanti che a loro volta avevano gettato contro gli agenti diversi oggetti, riporta il Guardian. Gli scontri tra polizia e attivisti si stanno svolgendo a Lung Cheung Road, nella zona di Wong Tai Sin.
Secondo testimoni citati dal Guardian un'automobile ha cercato di forzare il posto di blocco creato dai manifestanti vicino al centro commerciale di Yuen Lueng. L'auto è stata circondata dai manifestanti che hanno costretto il conducente ad uscire. A quel punto è cominciata una colluttazione tra lui ed alcuni attivisti. Altri hanno cercato di intervenire per fermare gli scontri, il conducente è stato ferito ma è riuscito a salire in auto e a ripartire.
Le proteste pro democrazia in atto da mesi a Hong Kong "hanno spinto la città sull'orlo di una situazione molto pericolosa, ma il governo è deciso a garantire l'ordine pubblico", ha detto la leader dell'ex colonia britannica Carrie Lam, ribadendo di non avere alcuna intenzione di dimettersi a seguito degli attacchi alla sua amministrazione.
Parlando ad una conferenza stampa convocata nell'ennesima giornata di mobilitazione generale, Lam ha affermato di essersi assunta la responsabilità dei problemi in qualità di amministratore della città, ed è determinata a vedere risolta la situazione. Le sue parole giungono dopo settimane di marce quotidiane e azioni dimostrative spesso sfociate in scontri violenti, con la polizia che ha sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Lam ha affermato che la situazione sta "creando ansia tra i cittadini" e che "è giunto il momento di mettere da parte le divergenze e manifestare insieme".
E la Borsa di Hong Kong scivola e cede il 2,9% nel terzo giorno consecutivo di proteste contro il governo. In profondo rosso anche gli altri listini asiatici dopo l'inasprirsi delle trattative tra Usa e Cina sui dazi. Affonda l'indice del comparto tecnologico coreano (-7,4%).