Gli Usa si sono ritirati formalmente dal Trattato Intermediate-Range Nuclear Forces (Inf) con la Russia. Il Trattato era stato siglato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov.
"La Russia continua a violare il Trattato Inf, nonostante anni di impegno degli Stati Uniti e degli Alleati, compresa l'ultima opportunità di sei mesi per onorare i suoi obblighi derivanti dal Trattato. Ne consegue la decisione degli Stati Uniti di ritirarsi dal Trattato che entra in vigore adesso, una decisione pienamente supportata dagli alleati della Nato". Lo riferisce l'Alleanza atlantica in una nota, precisando che "la Russia ha la sola responsabilità della fine del Trattato" e "ci rammarichiamo che" Mosca "non abbia mostrato alcuna volontà di conformarsi di nuovo ai suoi obblighi internazionali e non abbia preso misure concrete in questo senso. Una situazione che ha visto gli Stati Uniti rispettare pienamente il Trattato mentre la Russia no".
"La Nato non ha alcuna intenzione di dispiegare nuovi missili nucleari sul terreno in Europa". Lo ha detto il segretario generale della nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo la fine del Trattato Inf sui missili.
"Washington ha commesso un grave errore: lanciando una campagna di propaganda, che si basava su una deliberata disinformazione sulle presunte violazioni della Russia riguardo il trattato Inf, gli Stati Uniti hanno deliberatamente creato una crisi quasi insormontabile attorno al trattato stesso. Il motivo è chiaro: negli Stati Uniti volevano sbarazzarsi delle restrizioni in esso stabilite". Lo sostiene il ministero degli Esteri russo in un comunicato.
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