Un partito euroscettico, ma non di destra radicale; sostenitore senza compromessi della Brexit, ma "intollerante contro l'intolleranza". E' il profilo del nuovo Brexit Party secondo Nigel Farage, insediatosi come leader per preparare la campagna elettorale in vista della sempre più probabile partecipazione britannica al voto europeo di fine maggio per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo: inevitabile - malgrado i quasi tre anni trascorsi dal risultato pro Leave del referendum del 2016 - se in poco più di un mese Londra non sarà in grado di ratificare un accordo di divorzio dall'Ue.
Farage ha spiegato che il Brexit Party si distinguerà dall'Ukip, il suo vecchio partito, da lui accusato di essersi "contaminato" con gruppi e gruppetti "di estrema destra". E che accetterà solo piccole donazioni individuali senza cercare contributi da miliardari come Arron Banks: suo controverso finanziatore durante la campagna referendaria del 2016.