"E' un bene che il 5G sia stato rimosso dal memorandum Italia-Cina, ma c'è rammarico perchè l'Italia è il primo Paese G7 a firmare l'accordo sulla Via della Seta". Lo ha detto l'ambasciatore Usa a Roma Lewis M. Eisenberg, al convegno sui 70 anni della Nato promosso dal Centro studi americani. "Gli Usa non possono condividere informazioni con Paesi che adottano tecnologie cinesi, ci saranno implicazioni a lungo termine, siamo seriamente preoccupati per le conseguenze sull'interoperabilità Nato. Tutti vogliano fare affari con la Cina, ma ci sono minacce informatiche".
Pronta la replica del vicepremier leghista, Matteo Salvini: ""sono accordi commerciali che non mettono a rischio la sicurezza dei dati, di quello mi occupo io". Silvio Berlusconi invece interviene nel dibattito per sottolineare che le parole dell'ambasciatore americano, confermano "quanto denunciamo da tempo e abbiamo ribadito con estrema chiarezza quando, nelle settimane scorse, il Governo italiano ha deciso di firmare un memorandum d'intesa con la Cina senza nemmeno che questo fosse sottoposto ad un voto del Parlamento. Quell'intesa rappresenta e continua a rappresentare non soltanto un errore strategico che va ad incrinare le relazioni euro-atlantiche, ma anche un pericolo per la sicurezza nazionale".