L'alleanza al governo in Bangladesh guidata dalla premier Sheikh Hasina ha vinto a larga maggioranza le elezioni di ieri ottenendo 288 seggi in Parlamento. Lo ha reso noto il segretario della commissione Helal Uddin Ahmed alla fine dello spoglio elettorale.
Il Partito nazionale guidato dall'ex presidente H.M.Ershad ne ha conquistati 20, mentre l'alleanza dell'opposizione guidata dal noto avvocato Kamal Hossain ne ha avuti solo sette. La larga maggioranza ottenuta consente alla Hasina di formare il suo terzo governo consecutivo. Le opposizioni hanno respinto l'esito del voto, con Hossain che ha definito l'elezione farsesca e ha chiesto che una nuova consultazione venga svolta sotto l'autorità di un "governo apartitico".
Le elezioni generali si erano concluse tra scontri e accuse di brogli elettorali. Alla fine della giornata è salito a 16 il bilancio dei morti nelle violenze scoppiate in diverse zone del Paese, come riferisce la Bbc. Circa 600.000 addetti alla sicurezza sono stati impiegati per prevenire gli scontri. Le autorità avevano anche ordinato la chiusura di Internet ad alta velocità fino a dopo il voto per impedire la diffusione di "voci" che si temeva potessero scatenare disordini.
L'Associated Press ha ricevuto oltre 50 segnalazioni di intimidazioni e minacce ai seggi, denunciate da sostenitori dell'opposizione, anche se non è stata in grado di verificarle in modo indipendente. Il voto è visto come un referendum sulle tendenze considerate sempre più autoritarie della premier Hasina.
Già alla vigilia del voto gli esponenti del Bangladesh Nationalist Party (Bnp), la coalizione d'opposizione, temevano che violenze e le intimidazioni avrebbero tenuto lontano dalle urne molti elettori.
Zahiruddin Swapan, parlamentare del partito nazionalista all'opposizione, ha detto che venerdì funzionari della sicurezza hanno isolato la sua casa, impedendogli di condurre campagna elettorale. Farid Ahmed, un altro candidato del BNP, ha detto che la polizia e gli attivisti del partito al governo hanno preso posizione attorno al suo complesso.
Il mandato decennale del primo ministro Sheikh Hasina è stato accusato di arresti di massa, sparizioni forzate e uccisioni extragiudiziali. Nelle ultime settimane il Paese è stato segnato da episodi di violenza sommaria, assalti ai comizi elettorali, che hanno portato alla morte di 4 persone.
Il principale rivale di Hasina è la ex premier Khaleda Zia, capo del Partito nazionalista del Bangladesh, ritenuta ineleggibile da un tribunale per la sua passata detenzione con accuse di corruzione.