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Barcellona si ferma un anno dopo l'attentato

C'è anche re Felipe, contestato da uno striscione

Il re spagnolo Felipe VI e la moglie donna Letizia sono arrivati a Plaza Catalunya, a Barcellona, per la commemorazione del primo anniversario degli attentati di Barcellona e Cambrils in cui persero la vita 16 persone, inclusi due italiani. Al suo arrivo Felipe, oggetto tra l'altro di uno striscione di contestazione affisso in un palazzo della piazza, ha reso omaggio alle vittime e salutato il premier Pedro Sanchez, il presidente catalano Quim Torra e la sindaca di Barcellona, Ada Colau.
    Migliaia le persone in piazza. Durante la cerimonia musiche e letture nelle sette lingue delle vittime: catalano, spagnolo, inglese, francese, portoghese, italiano e tedesco. Le commemorazioni sono iniziate con una cerimonia di deposizione dei fiori sulle Ramblas, dove un furgone falciò decine di pedoni. L'attacco fu rivendicato dallo Stato islamico.

'Il re di Spagna non è il benvenuto nei Paesi catalani': è questo il testo di uno striscione affisso ieri sera all'ultimo piano di un palazzo che si affaccia sulla piazza. La polizia catalana ha cercato all'alba di rimuovere lo striscione, che mostra anche una immagine di Felipe VI a testa in giù, ma vi è riuscita solo parzialmente ed ha poi rinunciato all'impresa. Qualche ora dopo un gruppo di attivisti lo ha completamente dispiegato di nuovo. 

Il presidente della Catalogna, Quim Torra, ha invece indossato una spilla con il volto dell'ex ministro catalano in carcere Joaquim Forn e la scritta 'Llibertat!' "per simboleggiare - ha spiegato - l'indecenza che rappresenta il fatto di avere prigionieri politici, ogni giorno dobbiamo denunciarlo".

Il presidente catalano, in un'intervista alla radio Rac-1, ha poi spiegato che non voleva essere accanto a Felipe VI durante l'atto di omaggio alle vittime. Infatti, durante la cerimonia, Torra e il re erano separati dal premier Pedro Sánchez e dalla presidente del Congresso, Ana Pastor.

L'unità di tutta la società spagnola ci rende forti contro il terrore e la barbarie. Questo 17 agosto e sempre saremo a Barcellona vicino alle vittime, solidarietà con il loro dolore, uniti nella memoria". E' quanto scrive su Twitter, in catalano, il premier spagnolo nel giorno della commemorazione per gli attentati che un anno fa hanno insanguinato Barcellona e Cambrils e in cui hanno perso la vita 16 persone. "Siamo con voi" è il messaggio portato alle famiglie delle vittime dal re Felipe, secondo i media spagnoli.

 

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