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L'allarme Usa sui troll russi. Il Garante: 'Ue lenta a reagire'

'Interferenze in vista voto novembre, vogliono dividere America'

    A lanciare l'allarme giorni fa era stata Facebook, oscurando alcuni falsi account che diffondevano fake news al fine di creare confusione in vista delle elezioni americane di novembre, quelle in cui verra' rinnovata gran parte del Congresso. Ora c'e' la conferma ufficiale da parte della Casa Bianca e dei vertici di 007 ed Fbi: dietro tutto cio' c'e' ancora una volta la Russia di Vladimir Putin che rappresenta "una minaccia reale".
    Non c'e' alcun dubbio dunque: "i russi stanno cercando di indebolire e dividere l'America prima delle consultazioni elettorali di meta' mandato e stanno cercando di interferire sul voto". E a parlare tutti i massimi vertici della sicurezza nazionale. Mai da quando Donald Trump e' presidente la denuncia verso l'attivita' di sabotaggio di Mosca e' stata cosi' forte e presentata in maniera cosi' drammatica, in diretta tv in apertura del briefing quotidiano della Casa Bianca con i giornalisti. Ad alternarsi sul podio il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, il capo degli 007 Dan Coats, quello della Nsa Paul Nakasone, il direttore dell'Fbi Christopher Wray, il segretario per la sicurezza nazionale Kirstjen Nielsen. "Dobbiamo prendere questa minaccia molto seriamente", e' il monito lanciato dal numero uno dell'Fbi Crhris Wray, per il quale la Russia, dopo le elezioni presidenziali del 2016, non ha mai smesso di condurre operazioni tese a influenzare l'opinione pubblica americana e a sabotare il processo elettorale. Mentre Coats ha sottolineato come l'azione di Mosca sia "pervasiva nel sistema politico americano". Bolton ha quindi assicurato come la Casa Bianca abbia gia' da tempo messo in campo un piano per contrastare questa offensiva e sia pronta ad affrontare e a contrastare qualsiasi minaccia. Lo ha fatto rispondendo ad una lettera inviata a un gruppo di senatori democratici preoccupati per la situazione.
    La denuncia rischia pero' di imbarazzare ulteriormente Donald Trump, nelle ultime settimane nella bufera anche per il suo controverso atteggiamento nei confronti di Vladimir Putin dopo il vertice di Helsinki. Vertice durante il quale - sostengono i detrattori - il presidente americano avrebbe di fatto minimizzato l'azione di Mosca per interferire negli affari interni degli Stati Uniti. Altre polemiche poi sono esplose quando Trump ha invitato Putin alla Casa Bianca in autunno, cogliendo di sorpresa anche i vertici dell'intelligence. Invito che poi e' slittato al prossimo anno, anche se Trump ha assicurato che accetterebbe un invito a Mosca in qualunque momento.

    Intanto l'allarme delle interferenze russe riguarda anche l'Europa. Il sito americano d'informazione Fivethirtyeight.com ha pubblicato oltre un milione di interventi su Twitter da parte dei profili fortemente sospettati nell'ambito del Russiagate di appartenere a operatori russi. Quasi tutti intervengono, in inglese, sui temi della campagna presidenziale americana. Ma in varie occasioni, negli ultimi anni, hanno rilanciato i contenuti di profili di Twitter anche in italiano. Profili che sostenevano le posizioni dei partiti populisti oggi al governo, pur senza essere ufficialmente legati né al M5S, né alla Lega.

    "Esistono alcuni siti e agenzie di comunicazione russi che fanno in tutti i paesi dell'Ue un'azione di informazione e disinformazione palesemente anti-Ue e contraria al suo spirito"., ha spiegato a Radio radicale il Garante il Garante della privacy Antonello Soro a "i governi sono un po' lenti a reagire e ad accertare" questa "azione ostile"  di troll che hanno rilanciato contenuti di profili twitter in italiano a sostegno dei partiti populisti. Soro spiega che si tratta di "siti di proprietà russa che fanno attività di informazione quotidiana mirata a soggetti di cui hanno informazioni e di cui conoscono gli orientamenti, a cui raccontano un sacco di informazioni che spingono contro l'Europa". Il Garante assicura comunque che "il nuovo regolamento europeo prevede che quando si verificano queste cose, se un cittadino europeo compie un atto illecito si può sanzionare con sanzioni molto dure. Poi ci sono i servizi, c'è l'autorità di intelligence che già oggi vigila su questi aspetti". 

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