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Dietrofront Bannon, 'sostengo Trump, figlio è patriota'

Il Presidente USA: "Tutto ciò che ho fatto è giusto al 100%"

"Donald Trump jr è un patriota e una brava persona". Isolato dai suoi alleati politici e scaricato dai suoi finanziatori, l'ex stratega della Casa Bianca Steve Bannon fa una clamorosa marcia indietro per i suoi commenti sul primogenito del presidente apparsi nel libro 'Fire and fury' di Michael Wolff, dove ha definito "sovversivo" e "anti patriottico" il suo incontro con gli emissari russi alla Trump Tower durante la campagna elettorale. A cinque giorni di distanza dalle prime anticipazioni esplosive del libro, dopo essere stato ripudiato e umiliato pubblicamente da Trump, Bannon cerca di ricucire ribadendo in un comunicato il suo "incrollabile" sostegno per il presidente e la sua agenda e tentando di 'salvare' il figlio mentre il Russiagate alza il tiro su Ivanka: pure lei incontrò i russi, anche se per breve tempo, nell'ascensore della Trump Tower.

"Non sono intelligente, sono un genio. E molto stabile". Dopo che le sue capacità mentali sono state messe nuovamente in discussione da 'Fire and fury', il libro del giornalista Michael Wolff che sta scuotendo la Casa Bianca, Donald Trump si è vantato delle sue facoltà intellettuali con una raffica di tweet da Camp David, dove ha riunito nel weekend i maggiorenti repubblicani per l'agenda 2018 e le elezioni di midterm.

"Ora che la storia della collusione con la Russia, dopo un anno di intense ricerche, si è rivelata una bufala totale, i democratici e i loro tirapiedi, i media produttori di fake news, hanno tirato fuori il vecchio manuale Ronald Reagan e sbraitano sulla stabilità mentale e l'intelligenza", ha esordito, evocando l'alzhemeir su cui si speculava a proposito del suo predecessore, che lo rivelò solo cinque anni dopo aver lasciato la Casa Bianca. "In realtà - ha aggiunto il tycoon - per tutta la mia vita le mie qualità migliori sono state la stabilità mentale ed essere veramente intelligente. Anche 'Hillary la corrotta' ha provato a giocare queste carte e come tutti avete notato, le si sono bruciate tra le mani... Sono passato dall'essere un imprenditore di successo a una star della tv a presidente degli Stati Uniti (al primo tentativo). Credo che questo mi caratterizzi non come un uomo intelligente, ma come un genio. E un genio molto stabile!", ha cinquettato, prima di attaccare in conferenza stampa Wolff ("un imbroglione che non ho mai incontrato") e il suo libro ("un'opera di fiction noiosa e falsa"). Quanto al resto, non rinnega nulla: "Tutto quello che ho fatto è giusto al 100%".

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