A Belgrado è ripreso oggi, dopo una lunga interruzione a causa di eccezioni procedurali, il processo per crimini di guerra a carico di otto ex poliziotti serbo-bosniaci, accusati di aver partecipato al massacro di Srebrenica, dove nel luglio 1995 8.000 musulmani bosniaci furono uccisi dalle truppe serbo-bosniache del generale Ratko Mladic.
Gli otto imputati sono accusati di aver massacrato in maniera feroce e spietata 1.313 civili musulmani bosniaci nel 1995.
Guidati da Nedeljko Milidragovic - imputato principale conosciuto come 'Nedjo il macellaio' - fra il 13 e il 14 luglio 1995 massacrarono centinaia di persone rinchiuse in un capannone del villaggio di Kravice, alle porte di Srebrenica, sparando con armi automatiche da fori e aperture e lanciando bombe a mano nel capannone dove erano ammassati i musulmani bosniaci, tutti uomini. Il 14 luglio tornarono e spararono a bruciapelo a tutti coloro che non erano morti il giorno precedente.