Circa 100.000 curdi sono fuggiti
dall'inizio della settimana dai territori contesti con il
governo centrale di Baghdad per timori di ritorsioni dopo che le
forze federali e le milizie a maggioranza sciita loro alleate
hanno ripreso il controllo di aree contese già occupate dai
Peshmerga. Lo affermano autorità del Kurdistan iracheno citate
oggi da vari media.
Nawzad Hadi, governatore di Erbil, il capoluogo della regione
autonoma, ha detto che 18.000 famiglie hanno lasciato Kirkuk e
la località di Tuz Khurmatu per cercare rifugio nella stessa
Erbil e a Suleminaniya, l'altra grande città del Kurdistan.
A Tuz Khurmatu, secondo fonti dell'Onu citate dal quotidiano
libanese Daily Star, 150 case appartenenti a famiglie curde sono
state incendiate. In un'altra cittadina rioccupata dalle forze
federali, Khanaqin, il sindaco ha detto che un uomo curdo è
stato ucciso e sei feriti dalle forze di sicurezza durante
proteste contro l'arrivo dell'esercito di Baghdad.
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