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A Tallin il vertice UE sul digitale, Gentiloni: 'Serve uno scatto su migranti e crescita'

Ieri sera la cena informale tra i leader: 'Tante idee senza sostanza' per la premier lituana

Si è tenuto stamani a Tallinn il bilaterale tra il premier Paolo Gentiloni e la cancelliera Angela Merkel, poco prima dell'avvio dei lavori del vertice sul digitale.

"La risposta dell'Ue - ha detto il premier Paolo Gentiloni a Tallinn - deve essere ambiziosa. Oggi è il momento che le diverse politiche europee si diano uno scatto di ambizione. Ieri è stato dato incarico a Tusk di riassumere, se si vuole, le diverse proposte emerse, quelle francesi, di altri paesi e del presidente Juncker: sono convinto che si possa arrivare a passi avanti. Mi auguro - ha aggiunto - che il governo che verrà costituito in Germania contribuisca alla spinta necessaria alle politiche di crescita e lavoro, con la cancelliera il livello di collaborazione è sempre positivo. In Europa servono politiche ambiziose e a noi interessa che l'ambizione Ue sia soprattutto nella gestione della sicurezza, nelle questioni migratorie e negli investimenti in Africa, ma anche - ha detto Gentiloni - in una maggiore integrazione sul piano economico con il rilancio di politiche espansive e di crescita. Ci sarà su questo - ha ricordato il premier italiano - una discussione nei prossimi mesi, forse non facile. Non ci interessano tanto i modelli ma rilanciare politiche espansive. Quello che interessa a noi è che le proposte ambiziose dell'Unione siano sulla sicurezza e sulla gestione dei flussi migratori, sui rapporti con l'Africa, gli investimenti in Africa. Sarà uno dei punti all'ordine del giorno del Consiglio europeo ma qui è uno dei punti su cui si misura lo scatto di ambizione dell'unione", ha spiegato Gentiloni arrivando al Digital Summit di Tallinn. Quello che ci interessa" sul piano economico - ha poi aggiunto - è che "tutte le proposte di architettura economica europea abbiano come ispirazione di fondo il rilancio di politiche di espansione della crescita. L'Unione prenda atto che siamo in un diverso contesto che vede migliori numeri di crescita e quindi deve incoraggiare politiche espansive".

"I singoli paesi" Ue "non solo possono ma devono lavorare in coordinamento tra loro anche in senso delle cooperazioni rafforzate" sulla webtax, se non c'è un accordo all'unanimità tra i 28 a procedere tutti insieme. Questo, ha aggiunto, "è un po' il senso del documento che" Italia, Francia, Germania e Spagna "avevano concordato a fine agosto a Parigi e hanno rivolto ai 28 qui".

La Commissione Ue come promesso presenterà "l'anno prossimo nuove regole per una tassazione equa e un uguale terreno di gioco per tutti" nel digitale, e "penso avremo un accordo" all'Ecofin che si occuperà del dossier: così il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker sulla webtax, anche in riferimento ad una possibile cooperazione rafforzata suggerita dal premier Paolo Gentiloni tra alcuni paesi se non ci fosse un accordo condiviso.

La presidente lituana Dalia Grybauskaite, nota per il suo parlare franco, ha detto che nella cena informale dei leader Ue di ieri sera a Tallinn sono state fatte "molte proposte senza sostanza, che ognuno interpreta come vuole. Ora - ha detto - aspetto la lista di tutte le proposte che presenterà il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk nelle prossime due settimane".

Infatti Tusk ha assicurato che presenterà l'agenda politica" dell'Ue per i prossimi due anni "tra due settimane. C'è la "necessità - ha sottolineato - di trovare soluzioni reali a problemi reali", di progredire una passo per volta e su una questione per volta con l'obiettivo di mantenere l'unità tra tutti i 27.

Dalla cena era filtrata la "volontà forte e condivisa di mantenere l'unità" dei 27 nella direzione futura da dare all'Ue e, pur proseguendo sulla strada di Bratislava e Roma, c'è "apertura ad affrontare nuove idee".

I capi di Stato e di governo che hanno partecipato alla cena - unico assente lo spagnolo Mariano Rajoy, presente invece la britannica Theresa May - hanno avuto una "discussione approfondita" su come portare avanti il lavoro del Consiglio europeo in modo da definire la "direzione politica e le priorità" per l'Ue. Questa, secondo le fonti, si è svolta "in un'atmosfera molto costruttiva e positiva". Da qui le tre conclusioni tirate dal presidente Tusk: primo, la volontà di mantenere l'unità, che sembra quindi escludere l'opzione di un'Europa a più velocità, come del resto auspicato anche dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo stato dell'Unione. Secondo, l'Ue deve continuare il suo lavoro per fornire risultati concreti ai cittadini, dando seguito alle priorità e linee guida stabilite nei vertici e nelle dichiarazioni di Bratislava e Roma, concepite per rilanciare l'Europa in risposta alla Brexit. Infine, Tusk, sulla base di quanto discusso ora a Tallinn, tornerà a consultare i capi di Stato e di governo dei 27 a stretto giro per organizzare concretamente il lavoro sulle riforme, in modo da arrivare con delle proposte concrete al vertice Ue del 19-20 ottobre. Alla discussione ha preso parte anche il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, che tra i molti temi affrontati ha tenuto in particolare a sottolineare la priorità della questione Cina e di una buona intesa sul nuovo sistema di dazi antidumping a tutela delle imprese e dei cittadini europei, nell'ottica di un'Europa che risponde alle preoccupazioni e fornisce protezione.

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