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Onu, Assad responsabile attacco sarin

Onu, Assad responsabile attacco sarin

In aprile, 83 morti. Accuse anche a Usa su raid moschea Aleppo

GIVEVRA, 06 settembre 2017, 16:25

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'attacco con gas Sarin, il 4 aprile scorso a Khan Sheikhun, nella provincia di Idlib, "è stato compiuto da un aereo di fabbricazione russa utilizzato dalle forze militari del presidente siriano Bashar al Assad". Lo afferma il rapporto della Commissione Onu sui crimini in Siria.

Nell'attacco rimasero uccisi 84 civili, molti bambini. Nello stesso rapporto, si criticano gli Usa per non aver "preso tutte le precauzioni" necessarie per proteggere i civili nel raid contro una moschea di Aleppo lo scorso marzo.

In seguito a quell'attacco, gli Stati Uniti colpirono con i missili lanciati dal Mediterraneo una base aerea a est di Homs, nella Siria centrale, dalla quale con probabilità era partito il velivolo militare governativo che aveva sganciato gli ordigni col Sarin su Khan Sheikhun. Dopo alcuni giorni di alta tensione politica e diplomatica tra Usa e Russia (quest'ultima sostiene il governo siriano), Washington e Mosca hanno rafforzato l'intesa politica e militare in Siria in nome della "lotta al terrorismo" e favorendo direttamente e indirettamente le forze governative siriane nei vari teatri del conflitto in corso. 

La Commissionesi dice "fortemente preoccupata" dall'impatto dei raid della Coalizione a guida Usa sui civili. Nei pressi di Aleppo, lo scorso marzo, "le forze Usa hanno fallito nell'impegno di assumere tutte le precauzioni necessarie bombardando una moschea, in violazione del diritto umanitario internazionale". A Raqqa, prosegue il rapporto, "l'offensiva anti-Isis ha determinato 190.000 sfollati, e i raid della Coalizione hanno causato un numero significativo di civili uccisi o feriti". Su questi ultimi episodi "le indagini sono ancora aperte". 

Intanto, violenti combattimenti sono in corso oggi a Dayr az Zor, nell'est della Siria, dove i jihadisti dell'Isis hanno risposto con un contrattacco alle truppe lealiste che ieri avevano rotto dopo quasi tre anni l'assedio alla città, che tuttavia rimane per oltre il 50 per cento ancora nelle mani degli uomini del 'Califfato'. Secondo fonti citate dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), durante la notte i miliziani dello Stato islamico hanno attaccato, anche con l'uso di quattro autobomba guidate da kamikaze, le truppe governative che ieri erano riuscite ad aprire un varco fino alla base assediata della Brigata 137. L'obiettivo delle forze dell'Isis è quello di rompere il collegamento stabilito ieri dai lealisti con la base nella parte ovest della città, da cui poi intendono procedere verso il centro.
   

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