E' stato fissato a 28 morti il bilancio ufficiale del governo delle vittime dell'attacco al bus su cui viaggiavano cristiani copti compiuto da un commando di 10 uomini a Minya, nel sud dell'Egitto, anche se la comunità copta difende la cifra di 35 morti. Tra le vittime anche molti bambini mentre fonti della Sicurezza e mediche parlano di 24 morti e numerosi feriti.
Intanto, le forse speciali egiziane hanno bloccato tutti i punti d'ingresso e di uscita da Minya per impedire al commando di fuggire. Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha convocato una riunione con i responsabili della Sicurezza. Parole dure da parte di Ahmed Al Tayyeb il grande imam di Al Azhar, la celebre università musulmana sunnita del Cairo: l'attentato contro i cristiano-copti "è inaccettabile. Ogni musulmano e ogni cristiano lo condanna. Tale atto mira a danneggiare la stabilità dell'Egitto".