Sono stati liberati decine di yazidi,
uomini, donne e bambini da tre anni prigionieri e ridotti in
schiavitù dai sanguinari jihadisti dell'Isis. Lo ha reso noto
una fonte delle Nazioni Unite precisando, secondo quanto scrive
la Bbc online, che le 36 persone tornate in libertà - tutte
appartenenti alla minoranza religiosa perseguitata dai jihadisti
- sono state trasferite a Dohuk, nel nord del Kurdistan
iracheno, in un centro gestito dall'Onu.
La fonte non ha precisato se gli yazidi sono riusciti a
fuggire oppure sono stati liberati. Gli integralisti islamici
dello Stato islamico avevano ucciso o ridotto in schiavitù
migliaia di yazidi dopo aver conquistato nel 2014 la città di
Sinjar. Nel 2015 i Peshmerga curdi hanno ripreso il controllo
della località ma di moltissimi yazidi si sono perse le tracce e
le Nazaioni Unite ritengono che almeno 1.500 donne e ragazze
siano ancora prigioniere e sfruttate come schiave del sesso.
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