C'e' anche uno squalo toro - nella cittadina di Ayr - nella scia di distruzione del ciclone Debbie, che ha colpito il Queensland negli ultimi giorni: le popolazioni dello Stato australiano, con l'aiuto dei servizi di soccorso e dei militari, cominciano ad affrontare gli enormi danni provocati dal ciclone che si è abbattuto sulla costa nordest del continente con venti fino a 220 km l'ora e piogge torrenziali fino a 500 mm.
I residenti sono usciti mercoledì dalle loro abitazioni ed hanno trovato intere sezioni dei tetti sparse sul terreno, strade bloccate da alberi e piloni della luce abbattuti e battelli schiantati contro gli scogli.
La perturbazione si dirige ora verso l'interno con minore intensità ma causando estese inondazioni ed esondazioni di fiumi. Non si hanno finora notizie di morti mentre i casi conosciuti di feriti gravi sono ancora pochi, ma diverse comunità rimangono isolate e il bilancio potrà salire, man mano che i servizi di emergenza raggiungono le aree tagliate fuori. Intanto sono stati tratti in salvo diversi automobilisti rimasti intrappolati nelle acque alluvionali e due pescatori la cui barca si era rovesciata.