(ANSAmed) - ROMA, 27 GEN - Un appello di premi Nobel e altri
noti scrittori contro la repressione degli intellettuali nella
Turchia di Erdogan dopo il fallito golpe. A lanciarlo, al
termine di una missione di indagine di una settimana nel Paese,
è l'organizzazione PEN International, con le firme prestigiose,
tra gli altri, di Mario Vargas Llosa, J.M. Coetzee e Elfriede
Jelinek. "Vi scriviamo per farvi sapere che non siete soli. Vi
scriviamo per dirvi che non resteremo pigri nel vostro momento
del bisogno. Non resteremo in silenzio mentre i diritti umani
vengono violati. Alzeremo la nostra voce a livello globale
contro ogni tentativo di mettere a tacere le vostre". I delegati
della PEN, che durante la missione hanno incontrato esponenti
del mondo della cultura e del giornalismo e rappresentanti della
politica e della società civile, ricordano che al momento "ci
sono quasi 150 scrittori e giornalisti in prigione in Turchia,
il che la rende la più grande galera per giornalisti nel mondo,
sorpassando Cina, Eritrea ed Egitto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA