La risposta dell'amministrazione Obama agli hackeraggi russi durante le presidenziali potrebbe essere stata "sproporzionata". Lo ha detto alla Abc Sean Spicer, futuro portavoce di Donald Trump alla Casa Bianca, sostenendo che dopo un hackeraggio cinese del 2015 "non fu presa alcuna decisione pubblica". Spicer ha riferito che Trump fara' alcune domande ai dirigenti dell'intelligence che incontrera' questa settimana. ''Una delle domande - ha spiegato - e' perche' una risposta di tale grandezza?".
"35 persone espulse, due siti chiusi. La questione e' se questa risposta e' proporzionata alle azioni subite. Forse lo e', forse no, ma bisogna rifletterci", ha sottolineato. Spicer ha osservato che dopo che la Cina rubo' nel 2015 dati di dipendenti del governo ''non fu presa alcuna azione pubblica. Niente, niente fu fatto quando milioni di persone furono derubate delle loro informazioni private, incluse quelle sui nulla osta di sicurezza''. ''Quindi c'e' una questione se c'e' una punizione politica qui contro una risposta diplomatica'', ha concluso.
Trump - ha detto Spicer - prevede di realizzare "molte grandi cose" dopo che si insedierà alla Casa Bianca, tra cui firmare una serie di decreti presidenziali per "abrogare molte delle norme e delle disposizioni che sono state decise da questa amministrazione durante gli ultimi otto anni e che hanno frenato la crescita economica e la creazione di posti di lavoro".
"So un sacco di cose in materia di hackeraggio. Hackerare è una cosa molto difficile da provare. Quindi potrebbe essere qualcun altro. E so cose che altri non sanno... Lo scoprirete martedì o mercoledì", aveva detto Trump a proposito della questione della Russia in mattinata dopo una partita a golf nel suo club, prima di diventare protagonista nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, di una festa con oltre 800 invitati, tra cui Silvester Stallone, Quincy Jones e il modello, nonché attore e scrittore italo-americano, Fabio Lanzone.
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