"Questo appello è stata solo una perdita di tempo. Il governo non ha un piano d'azione non abbiamo dubbi che vinceremo noi". Cosi' all'ANSA Gina Miller, promotrice dell'azione legale per imporre un voto del parlamento sulla Brexit, a margine dell'udienza finale della Corte Suprema sul caso e in attesa del verdetto di gennaio. "Non abbiamo una democrazia diretta, i nostri referendum non sono vincolanti. Noi eleggiamo un Parlamento chiamato a legiferare", insiste Miller. Si considera "la donna piu' odiata del Regno Unito", ma Gina Miller, businesswoman e attivista europeista, non si tira indietro: "Non mi aspettavo questo livello d'irragionevolezza, è tutto bianco o nero, e viene inquinato dalle emozioni. Un estremismo che ha scatenato tanto odio. Ma continuo a credere che fosse la cosa giusta da fare. Se non avessi sollevato io il caso, non l'avrebbe fatto nessuno". Cio' che la "preoccupa di più" è che i politici britannici abbiano "strumentalizzato le legittime ansie della gente. Ma in due o tre anni, quando sarà chiaro che le loro promesse sono irrealizzabili, avranno liberato pericolosi elementi di rabbia nella società". Detto questo, Miller nega di voler entrare in politica, anche se c'è chi la vede come l'anti-May. "Non durerei una sola ora -dice- perché non so fingere e non sono allineata". In ogni modo -sentenzia- "il nostro sistema politico è marcio"