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Mosca, retorica contro noi inaccettabile

Mosca, retorica contro noi inaccettabile

Non ha senso tenere un vertice sulla Siria, 'grave danno'

MOSCA, 26 settembre 2016, 13:21

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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 Il "tono" di alcuni funzionari britannici e americani è generalmente "inaccettabile". Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov a proposito della Siria.
    Tale "retorica", ha aggiunto, può provocare "grande danno" al processo di pace e alle "relazioni bilaterali". Peskov ha inoltre sottolineato che al momento "non ha senso" tenere un summit sulla Siria e ha definito la situazione come "molto difficile". Il ministro degli esteri Serghiei Lavrov ha invece attaccato l'inviato speciale dell'Onu Staffan de Mistura perchè "fa gli interessi del gruppo di Riad", l'opposizione siriana che fa capo all'Arabia Saudita. Secondo Lavrov, il gruppo di Riad ha "sabotato" il dialogo inter-siriano "dallo scorso maggio". Lavrov ha poi aggiunto la Russia si è "impegnata" nell'accordo con gli Usa sulla Siria e che è "troppo presto" per abbandonarlo. ieri al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, riunito d'urgenza sulla tragedia siriana è andato in scena un dialogo tra sordi. Gran Bretagna e Francia hanno sparato sulla Russia accusandola di crimini di guerra, mentre Mosca ha difeso la "moderazione invidiabile" di Damasco constatando comunque l'impossibilità della pace. Ad Aleppo intanto si continua a morire sotto le bombe: le vittime civili sono almeno 51 nelle ultime 48 ore. Dal Palazzo di vetro esce il solito remake del solito film. Denunce ed esortazioni, senza l'ombra di un'indicazione concreta. L'inviato dell'Onu Staffan de Mistura, deluso per il mancato accordo sulla ripresa del cessate il fuoco deciso il 9 settembre da Usa e Russia, constata che "questi sono giorni agghiaccianti, tra i peggiori da quando è iniziato il conflitto in Siria. Il deterioramento della situazione ad Aleppo sta raggiungendo nuove vette di orrore". Il diplomatico ricorda che ad Aleppo "270 mila persone sono di fatto sotto assedio da 20 giorni" e avverte che sono rimaste solo "piccole finestre di opportunità" per evitare che il conflitto peggiori ancora. Il segretario generale Ban Ki-moon è ancora più vago. Esorta "tutti i soggetti coinvolti a lavorare di più per porre fine all'incubo" e si chiede "che scuse ci sono per non intraprendere un'azione decisa che fermi il caos". La partita si gioca altrove e, a partire da oggi, anche sul tavolo dei "crimini di guerra" di cui è accusata la Russia. E' stato il titolare del Foreign Office, Boris Johnson, ad aprire il nuovo fronte questa mattina in un'intervista alla Bbc. La Russia "é colpevole di prolungare questa guerra e di renderla di gran lunga più orribile" esordisce Johnson e, riferendosi al bombardamento del convoglio umanitario lunedì scorso ha lanciato l'affondo: "se é stato fatto sapendo che si trattava di obiettivi civili assolutamente innocenti, quello é un crimine di guerra". L'ambasciatore britannico Matthew Rycroft,, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, è ancora più diretto. "La Russia e' in partnership con il governo di Damasco nel commettere crimini di guerra". Dalla stessa parte è schierato il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault che tira dentro anche l'Iran, chiedendo a Mosca e Teheran "di mostrare senso di responsabilità, ponendo uno stop" all'escalation militare scelta da Assad. "In caso contrario - scandisce - Russia e Iran saranno complici dei crimini di guerra commessi ad Aleppo". Gli Stati Uniti non si riferiscono esplicitamente di crimini di guerra, ma l'ambasciatore all'Onu Samantha Power parla di "barbarie" della Russia che, insieme a Damasco, ha lanciato "150 attacchi nelle ultime 72 ore". La Russia non si spaventa. E l'ambasciatore alle Nazioni Unite Vitaly Churkin sentenzia: "Portare la pace in Siria e' un compito quasi impossibile ora".

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