Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Frauke Petry, l'anti-Merkel che spaventa l'Europa

Frauke Petry, l'anti-Merkel che spaventa l'Europa

Chi è la leader Afd che vuole 'spedire i profughi su un'isola'

05 settembre 2016, 12:24

di Rodolfo Calò

ANSACheck

Frauke Petry © ANSA/EPA

Frauke Petry © ANSA/EPA
Frauke Petry © ANSA/EPA

Vuole spedire i migranti economici su qualche isola sperduta come fanno in Australia e concepisce che le guardie di frontiera sparino sui clandestini pur di non farli passare: è Frauke Petry, l'anti-Merkel e leader del partito populista di destra Afd che oggi ha sorpassato l'Unione cristiano-democratica della cancelliera nelle elezioni regionali in Meclemburgo. Capelli corti, lineamenti graziosi, 41 anni, è ai vertici di 'Alternativa per la Germania' dal 2013 ma è dal luglio dell'anno scorso che si è imposta alla guida del partito anti-euro e anti-immigrati tedesco vincendo una lotta di potere con il cofondatore e leader della prima ora Bernd Lucke, il quale se ne è andato lamentando un'Afd diventata troppo xenofoba.

Petry viene ascritta all'ala nazional-conservatrice del partito 'Alternative für Deutschland' che resta attraversato da forti tensioni le quali però non sembrano disaffezionare gli elettori: quest'anno, in tre elezioni regionali, l'Afd di Petry è andata sempre sopra il 10% con una clamorosa punta del 24,3% in Sassonia-Anhalt nel marzo scorso. A livello nazionale un sondaggio 'Emnid' pubblicato nelle ultime ore attribuisce al partito populista un 12% che la rende terza forza politica del paese. Nata a Dresda, nell'allora Ddr, Petry ha studiato chimica ma questa è l'unica analogia con Angela Merkel, dato che la questione migratoria le contrappone.

Mentre la cancelliera un anno fa aprì le frontiere per risolvere la crisi dei migranti bloccati in Ungheria e vede nei flussi di giovani migranti ancora "chance" e benefici per l'invecchiata società tedesca, Petry ha auspicato che i profughi cui viene negato il diritto di asilo vengano portati su due non meglio precisate "isole fuori dall'Europa protette dall'Onu" sulla falsariga di quanto fa l'Australia in Micronesia. Per fermare i clandestini, a suo dire, la polizia di frontiera dovrebbe usare le armi quale "ultima ratio". E fra le sue dichiarazioni che hanno avuto più risalto negli ultimi mesi c'è la comprensione espressa per quei tedeschi che vogliono armarsi per autodifesa: in modo indiretto per sottolineare che la politica in favore dei migranti porta criminalità e terrorismo.

Non a caso oggi ha definito "catastrofica" la politica della Merkel sull'immigrazione. Separata da un pastore evangelico con cui ha avuto quattro figli e ora legata ad un dirigente regionale del partito, Petry suona l'organo per diletto e ama dirigere cori. Ha un passato di imprenditrice con una piccola azienda del settore chimico, che però è fallita. Oltre a conclamate posizioni anti-Ue che sono state il cavallo di battaglia della precedente fase politica della Afd, su famiglia e aborto ha opinioni che due sociologi hanno definito "anti-femministe". Sotto la sua direzione vi è stato un tale spostamento a destra che, secondo un'indiscrezione di un autorevole quotidiano (la Faz), i servizi segreti interni a luglio stavano valutando se porre sotto osservazione il partito che apertamente dà il "benvenuto" a chiunque lo voti, anche provenendo da una formazione neonazista come la Npd.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza