In Indonesia la prigione di massima sicurezza di Nusa Kambangan, sull'isola di Giava, si prepara per l'esecuzione per fucilazione di 14 detenuti, quasi tutti stranieri, accusati di reati di droga, dopo che oggi sono stati respinti tutti gli appelli a risparmiare la loro vita venute da familiari, associazioni umanitarie e governi stranieri. Stamane sull'isola sono state viste arrivare diverse ambulanze con a bordo delle bare.
Il governo non ha rilasciato né una lista ufficiale dei condannati, né una data per le esecuzioni. Tuttavia un'associazione umanitaria, la Community Legal Aid Institute, ha reso noti i nomi di quattro indonesiani, sei nigeriani, due cittadini dello Zimbabwe, un indiano e un pakistano. Intanto legali e gruppi per i diritti hanno sollevato dubbi sulla legittimità di alcune delle condanne. Mentre l'Alto Commissario Onu per i diritti umani Zeid Raad Al Hussein si è detta "profondamente preoccupata" per i casi di pena di morte in Indonesia e per la mancanza di trasparenza e di rispetto del diritto ad un processo equo.
Se avverrà, sarebbe la terza ondata di esecuzioni sotto la presidenza, che dura da due anni, di Joko Widodo, con 14 solo lo scorso anno. (ANSA-AP)
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