Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'Isis avanza in Siria verso il confine turco

L'Isis avanza in Siria verso il confine turco

In Iraq l'esercito si prepara a marciare su Falluja

FALLUJA, 28 maggio 2016, 20:19

Redazione ANSA

ANSACheck

L 'Isis avanza in Siria verso il confine turco - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'Isis avanza in Siria verso il confine turco - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'Isis avanza in Siria verso il confine turco - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'esercito iracheno ha annunciato di avere cominciato ad avanzare verso Falluja, circondata nei giorni scorsi. Lo riferisce la televisione panaraba Al Arabiya. La decisione è stata presa dopo che le milizie paramilitari lealiste, composte in gran parte da sciiti, hanno accettato di consegnare all'esercito il distretto di Karma, ad est di Falluja, conquistato nei giorni scorsi. Il primo ministro Haidar al Abadi aveva detto che i miliziani sciiti non sarebbero entrati a Falluja, dove la maggioranza della popolazione è sunnita.

Le milizie paramilitari, conosciute come Forze di mobilitazione popolare (Al Hashd Al Shaabi), sono state costituite fin dal 2014 in seguito ad una fatwa dell'ayatollah Ali al Sistani, la maggiore autorità religiosa sciita, per combattere lo Stato islamico, che è sunnita. Ma in molte aree del Paese sottratte al 'Califfato' sono state accusate di avere commesso atrocità contro la popolazione sunnita accusandola di complicità con l'Isis.

Dall'inizio dell'operazione "Albinyan Almarsous" (Solida struttura) avviata tre settimane fa per strappare Sirte all'Isis, le forze del nascente governo di unità nazionale sostengono di aver ucciso "centinaia" di jihadisti dello Stato islamico ma di aver perduto 70 uomini.

    "Nella missione cominciata il 5 maggio abbiamo fatto centinaia di morti fra i dawaesh", ha detto all'ANSA il generale Mohamed Al-Ghasri, portavoce della Sala operazioni "Solida struttura" che risponde al Consiglio presidenziale del premier designato Fayez Al Sarraj. Alla richiesta di una cifra più precisa, il portavoce ha detto che "abbiamo in mano più di un centinaio di corpi" ma c'è un cono d'ombra dato che "i dawaesh recuperano immediatamente i loro morti dal campo di battaglia". "Dall'inizio dell'operazione abbiamo avuto 70 martiri", ha aggiunto Ghasri usando un'espressione che nell'islam indica i caduti in combattimento. "Dei quali 32 la settimana scorsa nell'esplosione di un'autobomba", ha aggiunto, precisando il bilancio di un'episodio avvenuto il 18 maggio. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza