Le rappresentanze Ue a
Gerusalemme e Ramallah hanno espresso "profondo sconcerto" per
il numero di demolizioni e confische "senza precedenti" nelle
passate settimane di strutture palestinesi nell'Area C della
Cisgiordania, quella sotto controllo amministrativo e militare
israeliano. Comprese - recita un comunicato - quelle umanitarie
dei paesi donatori europei "consegnate nel rispetto del diritto
internazionale umanitario". Tra queste, hanno segnalato "lo
smantellamento e la confisca" della scuola ad Abu Nwar del 21
febbraio scorso finanziata dalla Francia e che è l'unica per la
comunità beduina della zona "minacciata nella sua esistenza". La
Ue - segnalando che dall'inizio dell'anno, più di 480 persone
"sono state spostate a seguito delle demolizioni" - ha quindi
richiamato Israele "al rispetto dei suoi obblighi "sulle
condizioni di vita della popolazione palestinese dell'Area C
così come la sua ferma opposizione alla politica degli
insediamenti israeliani e alle azioni prese in questo contesto".
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