E' stata varata la lista dei ministri del governo di unità nazionale libico da sottoporre alla fiducia del parlamento di Tobruk: lo annuncia l'inviato dell'Onu per la Libia, Martin Kobler, e vari media libici i quali precisano che l'esecutivo è formato da 18 elementi (13 "ministri" e cinque "ministri di Stato").
"Auguri al Consiglio presidenziale per la nomina del governo di unità nazionale. Il viaggio verso la pace e l'unità del popolo libico è finalmente partito", ha scritto in un tweet il Rappresentante speciale per la Libia del Segretario generale delle Nazioni unite Kobler aggiungendo: "E' ora cruciale che la Camera dei rappresentanti avalli il governo": "è un'opportunità unita di pace che non deve essere sprecata".
Mogherini, una buona notizia - La lista dei ministri del governo libico comunicata la notte scorsa é "una buona notizia" ed "ora spero che la Libia possa avere molto presto un governo pienamente operativo". Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, arrivando al Consiglio Esteri.
Nessun cambiamento per Difesa e Interno, un nome nuovo per gli Esteri: è quanto emerge dal confronto fra la lista da 32 ministri del governo di unità nazionale libico bocciata dal parlamento di Tobruk il mese scorso e quella con 18 nomi varata la notte scorsa, stando al documento pubblicato con una foto su twitter dal sito Libya Channel. Al ministero della Difesa, il più controverso e fonte di divisioni, viene confermato Al-Mahdi Ibrahim Al-Burghuthi, un comandante militare dell'est che - pur essendo stato agli ordini del generale Khalifa Haftar - ha ricevuto un benvenuto dalle milizie filo-islamiche di Tripoli. Al-Aref Saleh Al-Khouja, già ministro dell'Interno a Tripoli e con lo stesso ruolo nella lista varata il 18 gennaio, è stato confermato allo stesso dicastero anche in questo esecutivo di unità nazionale. Alla guida degli Esteri, al posto di Marwan Abusrewil, è stato nominato Mohamed al Taher Sayala, un nome che in archivi di alcuni media compare fra l'altro come viceministro degli Esteri e ministro della Cooperazione negli ultimi anni del regime di Muammar Gheddafi.