Storico voto della Camera del South Carolina, negli Usa, che ha approvato la rimozione della bandiera confederata - simbolo sudista e della segregazione razziale - che sventola sulla State House, l'edificio della capitale Columbia dove hanno sede il governo e il parlamento statali. Ora manca solo la firma del governatore Nikki Haley che si e' gia' espresso a favore della rimozione.
Alla decisione si e' arrivati dopo lo sdegno per la strage di nove afroamericani nella storica chiesa episcopale di Charleston, provocata dall'odio razziale espresso dal killer ora in carcere. Lo stesso presidente americano, Barack Obama, era scesao in campo per la rimozione della bandiera, affermando che il suo posto oggi puo' essere solo il museo. La decisione della South Carolina potrebbe ora essere seguita da altri stati del profondo sud degli Stati Uniti che su molti edifici statali continuano a esporre molti simboli del periodo sudista come la bandiera confederata, per la comunita' afroamericana simboli dell'era della schiavitu'.
Hillary Clinton, la 'front runner' per la nomination democratica alla Casa Bianca, ha applaudito al voto delle Camere della South Carolina che hanno deciso la rimozione della bandiera da battaglia confederate dal prato della State House della capitale statale Columbia. "Nessun americano dovrebbe aver vissuto sotto l'ombra del razzismo. Oggi e' un giorno di essere orgogliosi", ha dichiarato la Clinton su Twitter dopo il voto della Camera dei Rappresentanti statali che ha convalidato in seduta notturna il si del Senato.