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Isis, video Ramadi, audio Baghdadi era già stato diffuso

Nel video Baghdadi avverte: ora libereremo anche Baghdad e Karbala. Ma il filmato di oggi contiene brani del messaggio di giovedì scorso

Il video diffuso oggi dall'Isis che celebra la "liberazione" di Ramadi contiene inserti audio attribuiti ad Abu Bakr al Baghdadi, che però erano già stati diffusi dai media dell'Isis giovedì scorso. Lo si desume dal confronto tra l'audio odierno e il testo del messaggio precedente del 'Califfo'.

"Dopo Ramadi, libereremo Baghdad e Karbala!", la città santa sciita irachena, afferma il leader dello Stato islamico (Isis) Abu Bakr al Baghdadi, nell'audio messaggio diffuso oggi in rete.

Non è possibile verificare l'autenticità, ma la voce attribuita a Baghdadi fa riferimento alle "vittorie ad Anbar", regione con capoluogo Ramadi. L'audio messaggio è contenuto in un video di oltre 40 minuti diffuso stamani dall'agenzia di informazione dell'Isis Aamaq. Il filmato si intitola "Lo Stato islamico ha liberato Ramadi" e mostra una serie di filmati, non datati, relativi all'assedio e alle battaglie dentro e fuori il capoluogo di al Anbar.

Nel video si fa ampio uso di servizi giornalistici televisivi di emittenti panarabe, che descrivono la disfatta delle forze governative irachene. All'incirca a metà del filmato interviene la voce descritta come quella del "Principe dei Credenti, Abu Bakr al Baghdadi".

La voce, che parla mentre sfilano nel video cartine dei territori iracheni ora controllati dall'Isis, loda i mujahidin per le loro vittorie ad Anbar - Ramadi non è menzionata - e ribadisce che le prossime conquiste saranno la liberazione di Baghdad e Karbala. Seguono altri discorsi attribuiti a Baghdadi e pronunciati in diverse occasioni. Il filmato si conclude con la scritta che annuncia l'imminente conquista di Baghdad da parte dell'Isis contro "crociati e sciiti". L'esercito siriano e' riuscito a respingere l'attacco dell'Isis alla citta' di Palmira e alle sue antiche rovine.

Ma in Iraq i jihadisti si sono impossessati di altre aree nel centro di Ramadi, prendendo ormai il controllo di gran parte del capoluogo della provincia di Al Anbar, cento chilometri ad Ovest di Baghdad. In serata la televisione di Stato irachena ha riferito che il premier Haidar al Abadi ha ordinato alle truppe di non ritirarsi da Al Anbar, chiedendo allo stesso tempo alle milizie sciite, alleate dell'Iran, di tenersi pronte ad intervenire al fianco delle forze lealiste, come gia' fatto nella riconquista di Tikrit, la citta' natale di Saddam Hussein, a Nord di Baghdad. Intanto migliaia di civili sono stati costretti dai combattimenti ad abbandonare le loro case e si sono messi in marcia verso la capitale.

Gli Usa hanno dato il loro nulla osta all'intervento di milizie di volontari contro l'Isis a Ramadi, comprese quelle sciite alleate dell'Iran, ma a patto che rispondano solo agli ordini del premier Haidar al Abadi. Lo ha detto Sabah Karhut, presidente del Consiglio provinciale di Al Anbar, di cui Ramadi e' capoluogo, dopo un incontro con l'ambasciatore americano a Baghdad, Stewart Jones. Per discutere
dello stesso argomento oggi e' arrivato a Baghdad il ministro della Difesa iraniano, Hussein Dehghan.

Ong, 7 morti per bombardamenti su Palmira, 2 bambini - Sette persone, tra le quali due bambini, sono rimasti uccisi oggi in un bombardamento dell'Isis sulla citta' nuova di Palmira, da cui si era ritirato ieri sotto l'incalzare di una controffensiva dell'esercito. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). I combattimenti tra lealisti e jihadisti proseguono intorno alla citta', con bombardamenti compiuti dall'aviazione del regime. Negli scontri e' rimasto ucciso anche un generale siriano.

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