Il governo messicano ha la "certezza legale" che i 43 studenti spariti a settembre scorso a Iguala sono morti. Ma i parenti respingono le conclusioni dell'inchiesta, sostenendo che le dichiarazioni dei sicari narco sono "fabbricate". Il procuratore capo,Murillo, ha detto alla conclusione si è arrivati in base alle confessioni di oltre 90 arrestati (tra cui il sindaco di Inguala, José Luis Abarca e la moglie Angeles Pineda, considerati i mandanti) e riscontri della scientifica
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