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>ANSA-FOCUS/ Francia lancia sito contro indottrinamento jihad

Islam e tacchi a spillo,via opera da banlieue. "Siamo in guerra"

"Stop jihad": è stata lanciato oggi in Francia un sito internet destinato a scoraggiare chi cede alle sirene del fondamentalismo islamico, dopo le stragi jihadiste di inizio gennaio. Mentre nella banlieue di Parigi un'artista franco-algerina ha dovuto ritirare un'installazione per il rischio di eventuali incidenti, il 53% dei francesi ritiene che oggi la République sia un "Paese in guerra".
    Nel sito del governo, "stop-djihadisme.gouv.fr", un video smonta in meno di due minuti i tipici argomenti di propaganda dei fondamentalisti: "Ti dicono 'sacrificati al nostro fianco, difenderai una giusta causa'. Ma scoprirai l'inferno in terra e morirai solo, lontano da casa", avverte il filmato shock.
    Le immagini sono durissime con codici di comunicazione simili a quelli della jihad. "Bisogna assolutamente informare i giovani. E' un modo di proteggerli", spiega il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, presentando la nuova piattaforma. "Questo sito è anche un modo per dire ai jihadisti: fate attenzione, perché conosciamo esattamente il vostro modo di comunicare", sottolinea Dounia Bouzar, responsabile del Centro di Prevenzione per le derive settarie legate all'Islam.
    Secondo il premier, Manuel Valls, sono 1.300 i connazionali coinvolti nelle filiere jihadiste in Siria e in Iraq. Il sito si compone di quattro categorie: minaccia terroristica, azione dello Stato, propaganda e mezzi di mobilitazione civica. Il sito contro l'indottrinamento e la radicalizzazione sul web si rivolge a chi rischia di passare all'atto ma soprattutto ai familiari, chiamati a contattare un apposito numero verde in caso di comportamenti sospetti. Tra i "primi segnali" che dovrebbero allertare parenti o genitori, c'è il cambiamento "improvviso" di abitudini alimentari e nell'abbigliamento, ma anche atteggiamenti di chiusura e diffidenza rispetto agli ex amici, ormai "considerati impuri".
    Nella Francia blindata con diecimila militari in strada il ministro delle Finanze, Michel Sapin, avverte che la lotta al terrorismo passa anche attraverso l'interruzione dei suoi "mezzi di finanziamento", come il "traffico illegale di petrolio".
    Intanto, sembra essere vicini a una soluzione per "Silence", l'installazione d'arte contemporanea dell'artista Zoulikha Bouabdellah rimossa sabato scorso dall'esposizione "Femina" di Clichy, alle porte di Parigi. Motivo? L'allineamento sui tipici tappeti da preghiera musulmani di ventotto paia di scarpe dorate con il tacco a spillo, per quella che si presenta come una "riflessione sul ruolo della donna moderna nel mondo musulmano".
    A decidere di rimuovere l'opera, sabato scorso, è stata la stessa artista, in seguito all'avvertimento delle associazioni musulmane di Clichy sul rischio di eventuali incidenti.
    Per giorni, il sindaco socialista, Gilles Catoire, si è rifiutato di intervenire, lasciando Zoulikha Boubdellah e gli organizzatori in preda all'inquietudine, soli davanti alle loro scelte. Ma ora la situazione sembra essersi sbloccata ed è probabile che "Silence" torni al suo posto. "Abbiamo indotto il sindaco ad adottare misure di sicurezza e di comunicazione affinché l'installazione possa essere reinserita nella mostra", spiega a Libération.fr, Stéphane Magnan, uno dei responsabili di "Femina". Lo scrittore Michel Houellebecq, nel frattempo torna con le sue uscite provocatorie intervistato da BFM-TV.
    "L'attacco a Charlie Hebdo - ha detto l'autore di "Sottomissione" - è stato una grande vittoria per i fondamentalisti islamici" E ancora: "Si, la Francia è intolleranza, odio, paura". 
   

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