Il primo ministro nepalese Sushil Koirala ha manifestato la sua "profonda tristezza" per il fallimento registrato dall'Assemblea costituente che non e' riuscita ad approvare il testo della nuova Costituzione entro la scadenza prevista del 22 gennaio.
In un messaggio televisivo ieri sera il premier ha osservato che "i partiti hanno finito per litigare fra loro piuttosto che lavorare per l'obiettivo che si erano prefissati nel 2014".
Nonostante i tentativi per trovare un accordo, le forze politiche al governo (Congresso Nepalese e Cpn-Uml) e quelle all'opposizione (Cpn unificato maoista e partiti Madesh) non sono state in grado di trovare una intesa su numerose questioni legate a federalismo, forma di governo, sistema giudiziario e legge elettorale. Le ultime sedute sono fra l'altro state segnate da gravi incidenti e scontri fisici fra i delegati.
Il presidente dell'Assemblea costituente, Subash Nembang, ha fissato per domani una riunione di una speciale commissione per cercare di sbloccare la situazione e fissare altre scadenze.
L'idea di giungere all'approvazione di una nuova Costituzione e' stata formalizzata nel 2006 con la firma dell'Accordo di pace onnicomprensivo che mise fine a 10 anni di rivolta maoista.
Una prima Assemblea costituente eletta nel 2008 e' stata dissolta nel maggio 2012 senza aver ottenuto alcun risultato. La nuova Assemblea eletta nel 2013 si e' insediata il 21 gennaio 2014 ponendosi l'obiettivo di giungere all'approvazione della nuova Costituzione nel giro di un anno, proposito pero' ancora una volta fallito.
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