Nuova grana per Uber. Dopo la gaffe di uno dei suoi manager che ha avanzato la possibilità di 'spiare' i giornalisti critici, l'app per servizi di auto con conducente dovrà ora rendere noto lo scambio di e-mail fra il suo amministratore delegato, Travis Kalanick, e i legali di un cliente che accusa la società di ingannare i consumatori su come divide le mance con i suoi autisti. Lo ha stabilito il giudice americano Donna Ryu. L'azione legale contro Uber per le mance e' stata avanzata all'inizio dell'anno e si riferisce alla pubblicità di Uber, in base alla quale la società afferma di dividere equamente le mance con gli autisti. Una pubblicità che viene ritenuta ''falsa e che inganna il pubblico'' perche' Uber trattiene la maggior parte del 20% di mancia che fa automaticamente pagare ai clienti.
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