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New York, agente uccide 28enne nero disarmato. Scontri a Ferguson

Alta tensione per verdetto poliziotto che ammazzò teenager afroamericano

Sale la tensione a Ferguson, negli Stati Uniti. Disordini sono scoppiati nella notte tra manifestanti e poliziotti mentre è imminente il verdetto sulla possibile incriminazione del poliziotto che ad agosto sparò e uccise il 18enne nero Michael Brown. E intanto a New York un altro giovane afroamericano di 28 anni è stato ucciso da un agente in quello che all'apparenza sembra essere stato un incidente. Due agenti reclute erano infatti in perlustrazione nelle scale buie di un edificio quando si sono trovati davanti la vittima e la fidanzata. Uno dei poliziotti avrebbe aperto il fuoco impaurito, secondo quanto hanno spiegato il sindaco e il capo della polizia di New York.

L'attenzione rimane però puntata sulla cittadina del Missouri, teatro questa estate di violenti scontri. Tre persone sono state arrestate dopo che la polizia ha caricato i manifestanti che protestavano davanti al quartier generale delle forze dell'ordine. La folla si è allineata davanti all'edificio urlando e schernendo almeno 31 poliziotti per circa un'ora. Quando però i manifestanti si sono spostati in strada bloccando le auto, sono scoppiati i disordini. Gli agenti hanno affrontato la folla cercando di farla spostare con la forza verso un parcheggio, poi l'hanno caricata con i manganelli. Molti manifestanti sono stati gettati a terra e almeno tre sono stati arrestati. I disordini sono avvenuti mentre da più parti si invita alla calma in attesa della decisione del Gran giurì. I dodici giurati, sette uomini e cinque donne, si sono riuniti stamane per quella che dovrebbe essere la sessione decisiva. Ma l'annuncio potrebbe essere rinviato di 48 ore su richiesta dei gruppi che rappresentano i manifestanti, per evitare il ripetersi delle proteste violente della scorsa estate. Molti, invece, prevedono che l'annuncio possa arrivare anche nel fine settimana. Allo stesso tempo Darren Wilson, il poliziotto al centro di questa bufera, starebbe negoziando le sue dimissioni, ma solo in cambio dell'immunità. La notizia, riferita dalla Cnn, potrebbe alimentare ancor di più la rabbia dei cittadini di Ferguson, abitata in maggioranza da afroamericani. Mentre il 93% della polizia è rappresentato da bianchi. Gli appelli alla calma si moltiplicano: Mike Brown, padre della vittima, si è rivolto alla comunità in un video. "Non importa cosa deciderà il Gran giurì, non voglio che mio figlio sia morto invano. Auspico un cambiamento eccezionale e in positivo che trasformi St. Louis in una città migliore per tutti", ha detto. Un appello è giunto anche dal ministro della Giustizia, Eric Holder, che già la scorsa estate, al culmine delle proteste, volò a Ferguson per cercare di riportare la calma. "La storia ci ha mostrato che i movimenti più riusciti e duraturi per il cambiamento sono quelli che aderiscono alla non aggressione e alla non violenza", sostiene Holder in un video diffuso oggi. "Chiedo dunque a tutti coloro che cercano di dar voce alle cause importanti di farlo in un modo che rispetti il loro obiettivo", prosegue il ministro della Giustizia. "Gli americani che esercitano il diritto del primo emendamento dovrebbero guardare a quegli esempi mentre portano avanti i cambiamenti per se stessi e per le future generazioni". L'invito giunge nel momento in cui il ministero ha fornito nuove linee guida alle forze dell'ordine per aiutarli a mantenere l'incolumità dei cittadini mentre rispettano il primo emendamento della Costituzione per riunirsi in maniera pacifica.

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