Quindici cinesi sono stati condannati a pene dai 3 ai 12 anni per il presunto traffico nel 2010 di 51 fegati umani nell'ambito di un 'business' da circa un milione di euro. Il gruppo identificava i donatori via internet in tutto il paese. Dopo l'espianto, gli organi venivano portati a Pechino dove un medico compiacente provvedeva al trapianto in stanze prese in fitto in un palazzo. Ad oggi, la maggior parte degli organi trapiantati legalmente in Cina proviene dai condannati a morte.