Un attacco dei separatisti russi con missili Grad nella regione di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, ha causato fino a 30 morti tra i soldati ucraini impegnati in una offensiva nella regione: lo ha affermato Zoryan Shkyryak, un consigliere del ministro dell'interno Arseni Avakov. L'attacco,
ha detto, si e' verificato nel villaggio di Zelenopilla.
In una telefonata con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha ribadito di essere pronto a un ''cessate il fuoco bilaterale'' nell'est del Paese, ma a condizione che sia assicurato il controllo della frontiera con la Russia: lo riferisce la presidenza ucraina.
''Il presidente ha assicurato di essere pronto ad un cessate il fuoco bilaterale. Nello stesso tempo ha sottolineato che e' necessario assicurare il controllo sula frontiera per fermare il trasferimento di armi e di combattenti dalla Russia, come pure la liberazione di tutti gli ostaggi e l'avvio di negoziati incondizionati'', si legge in un comunicato della presidenza ucraina, che riferisce l'esito della telefonata di ieri sera tra Poroshenko e la Merkel.
Quest'ultima, secondo Kiev, ha sottolineato che i rappresentanti dela missione dell'Osce presenti nell'est del Paese ''non hanno accesso ai posti di frontiera a causa dei combattimenti''. Ieri sera Poroshenko ha avuto un colloquio telefonico anche con il vicepresidente Usa Joe Biden, con cui ha discusso il ripristino delle infrastrutture nelle localita' riconquistate ai separatisti filorussi, ricevendo la promessa di una assistenza
americana.