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Ucraina: Lettonia, rafforzare presenza truppe confini est Nato

"C'è bisogno di rafforzare la presenza militare ai confini della Nato. Almeno fin quando la Russia non tornerà a comportarsi in modo civilizzato". Così all'ANSA il ministro degli esteri lettone, Edgars Rinkevich, oggi a Roma per incontrare la titolare della Farnesina, Federica Mogherini, e il collega lussemburghese Jean Asselborn, in vista del Trio di presidenza Ue che avrà inizio da domani con l'avvio del semestre italiano di guida del Consiglio Europeo.
    "Sono almeno cinque o sei anni che Mosca ha aumentato di almeno dieci volte i suoi movimenti militari ai confini con le tre repubbliche baltiche, ben prima della crisi ucraina", fa notare preoccupato il responsabile della diplomazia lettone, in Italia per discutere i punti comuni che Roma, Riga e Lussemburgo porteranno avanti nei prossimi 18 mesi. "Punti nodali della nostra presidenza saranno infatti la crisi ucraina e il Partenariato Orientale".
    L'annessione della Crimea, ha proseguito, ha portato "le lancette del tempo indietro al 1945. Da parte nostra nessuna isteria o panico ma molta preoccupazione". La soluzione della crisi ucraina è, dice, ormai nelle mani di Mosca. "Ma se l'accordo trovato non verrà rispettato, anche per Riga l'unica via è l'inasprimento delle sanzioni". La Lettonia, sottolinea, "ha molto da perdere sul piano economico visti i profondi legami che abbiamo con la Russia. Ma senza le sanzioni potrebbe essere molto peggio", ha concluso Rinkevich.
   

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