"Siamo certi che Meriam presto sara'
libera ma la cautela e' d'obbligo. Il coordinatore del suo
collegio difensivo, Ali Mohamed al-Sherif, ha smorzato gli
entusiasmi ricordando che qualsiasi decisione relativa al
rilascio dell'imputata spetta solo alla Corte d'Appello". Lo
dice Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur, dopo
aver parlato con gli avvocati della donna sudanese condannata a
morte per apostasia.
"Solo poche ore prima delle dichiarazioni del funzionario del
governo del Sudan - ricorda la Napoli - I legali ci avevano
detto che il responso sul ricorso presentato la settimana scorsa
non sarebbe arrivato prima di 15-20 giorni e che Meriam
rischiava di vedere eseguita la pena delle 100 frustate per
adulterio a cui era stata condannata, oltre che
all'impiccagione, lo scorso 15 maggio". Tuttavia, ha detto
ancora, "il governo sudanese, almeno in questo caso, non ha
alcun interesse a che la sentenza sia eseguita. Ritengo
concreta la possibilita' che Meriam possa essere presto
scarcerata".
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