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Renzi, Yes We Can vale anche per noi

A Villa Madama. Nel pomeriggio visita al Colosseo

(ANSA) - ROMA, 28 MAR - 

Il presidente americano Barack Obama è partito per Riad dall'aeroporto di  Fiumicino a bordo dell'Air Force One. Obama è stato accolto all'aeroporto dal sindaco di Roma Ignazio Marino, con il quale si è intrattenuto alcuni minuti. A Riad Obama riaffermerà l'impegno per una transizione in Siria e l'intenzione di trovare un'intesa con l'Iran sul programma nucleare.

"Ho trasmesso" a Obama, ha detto Marino, "un messaggio concordato ieri con il presidente Napolitano sulla possibilità" che il presidente Usa torni a Roma il 4 giugno per i 70 anni della Liberazione. "Ha detto che l'estate è un buon momento per tornare a Roma, mi pare abbia risposto in maniera possibilista".

Visita al Colosseo - "Eccezionale, incredibile... è più grande di alcuni degli attuali stadi di baseball!". E' l'espressione di ammirazione del presidente Usa Barack Obama in visita al Colosseo nel tardo pomeriggio di giovedì. Obama era solo ed è stato guidato dalla direttrice tecnica del monumento, l'architetto Barbara Nazzaro. La visita è durata una ventina di minuti. Prima di rientrare a Villa Taverna (residenza dell'ambasciatore americano), il presidente ha fatto sosta anche al bookshop.

Bilaterale a Villa Madama - Nel primo pomeriggio di giovedì il presidente Usa Barack Obama è stato accolto dal premier Matteo Renzi a Villa Madama, dove si è tenuto l'incontro bilaterale. Renzi e Obama si sono scambiati una stretta di mano dopo aver passato in rassegna il picchietto d'onore dei Lancieri di Montebello. Accanto ai due leader, i responsabili della diplomazia, il segretario di Stato John Kerry e la titolare della Farnesina Federica Mogherini, oltre ai principali consiglieri del premier e del presidente americano. Il Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Susan Rice, ha abbracciato il consigliere diplomatico di Renzi, Armando Varricchio, prima di raggiungere il suo posto. Presenti, tra gli altri, anche il vice della Rice, Ben Rhodes.

"Ho fiducia nelle riforme di Renzi. Il premier saprà portare avanti l'Italia". Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama al termine dell'incontro col premier a Villa Madama. "Sono rimasto favorevolmente impressionato dall'energia di Renzi - ha aggiunto Obama -. E' positivo per l'Italia e la Ue aveva una nuova generazione di leader. Gli Usa continueranno a stare a fianco dell'Italia. Resta ancora molto da fare, ci saranno scelte difficili. Grazie per l'impegno italiano nella Nato".

"Il messaggio che ha caratterizzato la campagna di Obama, 'Yes we can', oggi vale anche per noi in Italia" ha detto Matteo Renzi dopo l'incontro con il presidente Usa. Obama "per me e la mia squadra è fonte di ispirazione". L'Italia cercherà di portare i temi di crescita e occupazione nel semestre Ue, ha detto Renzi: "Vogliamo cambiare l'Italia, e Obama lo sa, perché se lo facciamo diamo una mano a cambiare l'Ue, e vogliamo avere sempre migliori relazioni con gli Usa".

"Riconosco che in Europa ci sono opportunità per maggiore efficienza e rendimento" nel settore militare, ma "c'è un certo impegno irriducibile che i Paesi devono avere se vogliono essere seri nell'alleanza Nato e nella Difesa". Così il presidente Obama ha risposto a una domanda sulle spese militari e gli F35. Il gap tra le spese di difesa Usa ed europee nella Nato "è diventato troppo significativo", ha aggiunto Obama, secondo cui ognuno deve farsi carico della propria parte di fardello.

Il dibattito in Europa tra "crescita e austerity è sterile: le finanze pubbliche devono essere in ordine ma più si cresce e più i conti sono in ordine", ha aggiunto Obama. "Chi gode della globalizzazione è ai vertici, ma chi è in mezzo ha sempre più dei problemi. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per educare i giovani e fornire competenza per il lavoro. E' fondamentale sostenere i giovani e i disoccupati e so che il governo italiano lo sta facendo".

"Ho chiesto a Obama un ulteriore appoggio sui Marò", ha detto Renzi, aggiungendo di aver "ringraziato gli Usa per il supporto che ci hanno dato finora".

"Speriamo di chiudere l'accordo commerciale" tra Ue e Usa "nel nostro semestre" di presidenza europea o, se non ce la facciamo, "nel 2015", ha detto ancora Renzi.

L'incontro con il Presidente Napolitano. Si è concluso dopo oltre due ore l'incontro tra il presidente americano Barack Obama e il capo dello stato Giorgio Napolitano. Obama si è trattenuto più di quanto originariamente previsto dal programma.
L'incontro tra Obama e Napolitano si è tenuto nello Studio della Vetrata. All'incontro tra i due presidenti è seguito un incontro allargato al segretario di stato John Kerry, al consigliere della sicurezza nazionale Susan Rice e, per l'Italia, al ministro degli Esteri Federica Mogherini e ad alcuni consiglieri del presidente Napolitano.
Appena arrivato al Quirinale, il presidente americano è stato accolto da tre squilli di tromba degli 'attenti' del picchetto d'onore.  Obama è poi entrato dalla vetrata principale mentre veniva issata la bandiera americana sul torrino del Quirinale, accanto a quella italiana e quella dell'Ue.

Obama e il Papa. E' durato 50 minuti il colloquio privato, alla presenza degli interpreti, tra il Papa e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. E al termine dell'incontro, con una lunga e calorosa stretta di mano, il Papa si è congedato dal presidente degli Stati Uniti sulla soglia della biblioteca pontificia. 
Le prime parole di Barack Obama a Papa Francesco sono state "Thank you, thank you". Poco prima di iniziare il colloquio con il presidente americano, il Papa si é rivolto ad Obama dicendogli in inglese: "benvenuto signor Presidente". 
In Vaticano anche John Kerry. "E' un piacere incontrarla, sono un suo grande ammiratore, anche come cattolico", ha detto il segretario di Stato nello stringere la mano al Papa, quando questi ha presentato il suo seguito. 
E' stato l'incontro con papa Francesco ad aprire l'intensa giornata di appuntamenti ufficiali a Roma del presidente Obama, che si concluderà con la visita al Colosseo alle 17.00.

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